
All’incontro in Sala del Trono anche la partecipazione di rappresentanti di associazioni dei pazienti e di organizzazioni del terzo settore.
In tanti ieri mattina all’incontro a Palazzo Ducale che ha visto protagonisti medici e coordinatori dell’Asl Toscana Nord Ovest. Tema dell’incontro il servizio sanitario nazionale, con le sue - tante - sfide, i suoi punti di forza e i progetti futuri per rilanciare il sistema che, quest’anno, spegne ben 45 candeline.
Ad aprire l’evento in sala del Trono, collegato da remoto, Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe che, già da diversi anni, ha lanciato la campagna “Salviamo il nostro servizio sanitario nazionale”.
Presenti anche Alessandro Gringeri, responsabile del Nucleo provinciale di coordinamento di Lucca, il coordinatore dell’osservatorio per la qualità e l’equità Fabrizio Gemmi e infine Maria Stella Adami e Marco Farnè, rispettivamente direttirce del dipartimento di medicina generale dell’Asl Toscana nord ovest e medico di Comunità dell’Asl, che hanno parlato dell’assistenza socio-sanitaria del territorio lucchese.
Durante l’incontro si è parlato soprattutto di diritto alla salute. E la vita quotidiana delle persone, in particolare quelle meno abbienti e più fragili, è condizionata oggi da interminabili tempi di attesa, affollamento dei pronto soccorso, aumento della spesa privata sino alla rinuncia delle cure.
“A fronte del progressivo peggioramento dello stato di salute del sistema sanitario nazionale, ma anche dell’immobilismo della politica - ha spiegato Cartabellotta - la Fondazione Gimbe nel 2024 ha aggiornato il suo piano di rilancio: un piano con una visione chiara, che mantiene come bussola il rispetto dei principi fondanti del Ssn“.
Il piano mette nero su bianco le azioni indispensabili per potenziarlo con risorse adeguate, riforme coraggiose e una radicale e moderna riorganizzazione. “Per attuare questo piano, tuttavia, occorre un nuovo patto politico e sociale che riconosca nel Ssn un pilastro della nostra democrazia, uno strumento di coesione sociale e anche un motore per lo sviluppo economico del nostro paese. All’interno di questo patto servono cittadini consapevoli del valore del Ssn e persone disponibili a rinunciare ai privilegi di categoria per salvaguardare il bene comune”.
Nei punti del piano di rilancio anche un punto dedicato al personale sanitario: “E’ importante valorizzare la colonna portante della sanità pubblica e rendere nuovamente attrattiva la carriera nella sanità”.
Tra i punti, anche quello di favorire una sana integrazione tra pubblico e privato al fine di ridurre le disuguaglianze d’accesso ai servizi sanitari e arginare l’espansione incontrollata della sanità privata.
“Se la costituzione tutela il diritto alla salute di tutti - ha concluso - la sanità deve essere per tutti”.
Il focus si è concentrato anche sul nostro territorio: “L’Asl Toscana nord ovest copre un territorio molto vasto - ha spiegato Adami - dove la maggior parte della popolazione è anziana con più di una patologia e richiede, quindi, un bisogno assistenziale molto elevato“.
Giulia Prete