BARBARA DI CESARE
Cronaca

Costi di costruzione. Il Comune agevola i negozi di vicinato

Facilitazioni anche per il comparto agricolo e quello ricettivo .

Il vice sindaco e assessore alla pianificazione del territorio di Altopascio, Daniel Toci

Il vice sindaco e assessore alla pianificazione del territorio di Altopascio, Daniel Toci

Altopascio modifica la tabella per gli oneri di urbanizzazione e mira a maggiori agevolazioni per negozi di vicinato e settore agricolo e turistico ricettivo sostenibile. Presentata dal vicesindaco con delega alla pianificazione del territorio, Daniel Toci, la nuova tabella del regolamento oneri e contributi sul costo di costruzione è stata approvata in consiglio comunale. L’adeguamento della tabella nasce dall’esigenza di allineare i contributi sul costo di costruzione (nuova costruzione, ampliamenti, cambio destinazioni d’uso) alla legge regionale del 2014, che fissa un minimo e un massimo nella forbice compresa tra il 5 e il 20%: ad Altopascio, invece, le percentuali arrivavano anche al 30%. "Oggi non è più così - spiega l’assessore Toci - e la rimodulazione segue una visione ben precisa: agevolare quei settori e quei comparti che soffrono maggiormente, intervenendo come possibile anche con questi strumenti per supportare il commercio di vicinato, i pubblici esercizi, l’agricolo non residenziale, il turistico all’aria aperta, i servizi di natura pubblica o privata.

Ecco che tutte le destinazioni hanno avuto, nel raffronto con la tabella precedente, una riduzione e operando questa novità, abbiamo deciso di distinguere le diverse tipologie, con l’obiettivo di presentare a settembre un pacchetto più completo di azioni". Da qui la volontà, per esempio, di favorire l’imprenditore agricolo che realizza, amplia o cambia destinazione d’uso per tutte quelle strutture funzionali all’esercizio dell’attività stessa (stalle, cantine, ricovero attrezzi): dal 15 scende al 5%. Per il negozio di vicinato la riduzione passa dal 20 al 5%, mentre è stata portata dal 30 al 5 la destinazione di servizio se pubblica, al 10 se privata. Il direzionale è passato dal 30 al 20%, mentre il commerciale all’ingrosso dal 23 al 20%. Anche sul turistico ricettivo ci sono cali: al 20% per gli alberghi; al 10 per i campeggi e aree camper, al 5% per ostelli.

Barbara Di Cesare