GABRIELE MASIERO
Cronaca

Forza Italia contro Giani: "Narrazione fuorviante sul reddito di cittadinanza"

L’attacco di Paladini, segretario provinciale di FI e candidato alle regionali "La Toscana ha bisogno di altro, quei fondi possono servire per politiche attive".

Il segretario provinciale di Forza Italia e candidato nel collegio pisano alle prossime elezioni regionali, Lorenzo Paladini: «I fondi europei non sono un bancomat da cui attingere liberamente, hanno destinazioni pecise»

Il segretario provinciale di Forza Italia e candidato nel collegio pisano alle prossime elezioni regionali, Lorenzo Paladini: «I fondi europei non sono un bancomat da cui attingere liberamente, hanno destinazioni pecise»

"Il presidente Giani sostiene che il reddito di cittadinanza regionale ‘non costerà nulla’ perché finanziato con fondi europei. È una narrazione fuorviante. I fondi dell’Unione Europea non sono un bancomat da cui attingere liberamente: hanno vincoli e destinazioni precise". Lo afferma il segretario provinciale di Forza Italia e candidato nel collegio pisano alle prossime elezioni regionali, Lorenzo Paladini, secondo il quale quei fondi "possono sostenere politiche attive, come la formazione, i tirocini, i servizi per il lavoro, finanziare indennità temporanee collegate a un percorso che ha un risultato occupazionale ma non possono trasformarsi in un reddito a pioggia: quindi delle due l’una o la misura di cui parla Giani è minima e temporanea, e allora quei 15–20 milioni non risolvono nulla, oppure si tratta di una misura strutturale, e in quel caso parliamo di centinaia di milioni l’anno".

"In entrambi i casi, Giani e il centrosinistra- osserva il candidato azzurro - mentono ai cittadini: la Toscana ha bisogno di altro. Perché mentre Giani e il centrosinistra rincorrono promesse assistenziali a soli scopi elettorali, la Toscana perde terreno sull’industria: i dati ci dicono che nel primo trimestre 2025 la produzione è calata del 4,7%, mentre il dato nazionale è positivo. In un contesto come questo, spostare risorse – anche europee – su trasferimenti improduttivi è un errore strategico. Se davvero ci sono margini di spesa, la priorità deve essere un’altra: ridurre il peso fiscale sui cittadini e sulle imprese, incentivare chi investe e chi assume, sostenere i distretti produttivi che sono l’anima della Toscana, dal Cuoio a Prato fino alla Valdera. E ancora, destinare risorse a infrastrutture moderne, dalla FI-PI-LI ai collegamenti ferroviari con Firenze, fino alla viabilità di accesso a Volterra e alla Val di Cecina, che rischiano altrimenti di restare isolate come un’enclave".

Del resto, secondo Paladini, "il comprensorio conciario, la manifattura tessile, la meccanica e tante altre filiere non chiedono sussidi, ma condizioni per essere competitive e ogni euro deve produrre valore, occupazione, crescita, mentre destinarlo a un reddito regionale slegato da risultati occupazionali significa togliere risorse a famiglie e imprese, per darlo a chi resta fuori dal mercato del lavoro".