
Il rettore Riccardo Zucchi dà il benvenuto agli studenti
Pisa, 1 settembre 2025 – Sono 1.873 gli studenti iscritti al semestre filtro della facoltà di Medicina dell’Università di Pisa, iniziato questa mattina al Polo San Rossore. Rispetto allo scorso anno accademico, quando gli iscritti erano 1.287, si registra un incremento del 26%, in controtendenza con il dato nazionale che, secondo il Ministero dell’Università e della Ricerca, mostra una riduzione del 15% (da 64.006 a 54.313 iscritti). A dare il benvenuto, c’erano il rettore Riccardo Zucchi e il prorettore per la didattica Giovanni Paoletti. I corsi si terranno fino al 10 novembre: 1217 hanno scelto la frequenza in presenza, mentre per chi ha optato per la modalità mista, in presenza e a distanza, sarà garantita una turnazione equa con quattro settimane su undici in aula.
Il percorso formativo prevede tre insegnamenti fondamentali – Biologia, Chimica e Fisica – con esami fissati per il 20 novembre e il 10 dicembre. Sulla base dei risultati verrà stilata la graduatoria nazionale unica che determinerà chi potrà proseguire dal secondo semestre. All’Università di Pisa i posti disponibili sono 369 per Medicina, 69 per Veterinaria e 30 per Odontoiatria.
Per accompagnare le studentesse e gli studenti in questo percorso e affrontare senza stress questi mesi, l’Università di Pisa ha messo a disposizione una serie di servizi dedicati: materiali didattici e registrazioni delle lezioni accessibili online, attività didattiche integrative, senza obbligo di frequenza, pensate per consolidare le conoscenze e favorire una preparazione più solida in vista delle prove di esame. Sul sito Unipi sono inoltre disponibili tutte le informazioni sui servizi essenziali per studiare e vivere a Pisa, sulle misure di sostegno e supporto, insieme a guide pratiche per orientarsi in città e nella vita universitaria fra mense, biblioteche e sale studio.
"Siamo molto soddisfatti della scelta degli studenti verso il nostro ateneo – ha detto il rettore Riccardo Zucchi – e faremo il possibile per garantire la migliore preparazione agli esami e il pieno riconoscimento dei crediti formativi". Il rettore non nasconde però "le perplessità in merito alla riforma che è insufficiente rispetto a ciò che la classe medica chiede da anni, non considerando l'aspetto umano nelle valutazioni e sostanzialmente posticipando il test d'ingresso di qualche mese. Il ministero ha recepito una generale insoddisfazione per la procedura di selezione, ma si è scelta la via più semplice e inutile che non dà risposte. Mi è stato chiesto - conclude - cosa succederà dopo questo semestre: provocatoriamente ho risposto che vorrei saperlo anche io".