
RIchiesta in forte aumento per colf e badanti
Firenze, 1 settembre 2025 - Trovare una colf, una badante o una baby sitter affidabile non è sempre semplice. La scelta di chi entrerà quotidianamente tra le proprie mura domestiche, spesso per occuparsi di persone care come bambini o anziani, è una delle decisioni più delicate per una famiglia. Ecco perché è fondamentale affrontare la selezione con attenzione, seguendo alcune regole pratiche e di buon senso, come quelle suggerite da Assindatcolf, l’associazione sindacale nazionale dei datori di lavoro domestico, presieduta da Andrea Zini.
Prima di tutto, occorre chiarire quali siano le esigenze familiari. Serve una tata che accompagni i bambini a scuola? Allora sarà necessaria la patente. C’è bisogno di un badante che assista un anziano con ridotta mobilità in una casa piena di barriere architettoniche? Meglio orientarsi verso una persona fisicamente robusta, in grado di sostenere spostamenti e sollevamenti. Definire bene le mansioni aiuta a restringere il campo e a non commettere errori in fase di colloquio. E proprio il colloquio è un momento decisivo.
La puntualità, ad esempio, è un segnale imprescindibile: chi arriva in ritardo al primo appuntamento difficilmente potrà dimostrarsi affidabile in futuro. È sempre consigliabile, inoltre, chiedere un curriculum scritto. Se il candidato è alla prima esperienza non significa automaticamente che non sia idoneo, ma è importante che questo venga dichiarato chiaramente. Un altro requisito indispensabile è la padronanza della lingua italiana, soprattutto quando si tratta di figure che devono relazionarsi con bambini o anziani.
Un altro aspetto da chiarire fin da subito riguarda l’uso del cellulare durante l’orario di lavoro. È bene che non diventi una fonte di distrazione continua e per questo deve restare spento o senza suoneria durante l’orario di lavoro. Alcune famiglie scelgono di mettere a disposizione un telefono di servizio per le comunicazioni legate alle esigenze domestiche.
Infine cosa non fare quando si cerca un lavoratore domestico? Uno degli sbagli più comuni è non definire con precisione le mansioni, l’orario la tipologia di assistenza richiesta (convivente, non convivente, part-time) e le competenze necessarie, come la gestione di patologie, la somministrazione di farmaci o la preparazione dei pasti.
Non meno importante, evidenzia Assindatcolf, è la conoscenza degli obblighi previsti dal Ccln domestico. Informarsi su inquadramento, ferie, contributi, tutele assicurative e procedure di assunzione è essenziale per evitare sanzioni, contenziosi o malintesi. Infine, è bene ricordare che la verifica delle esperienze può essere utile, ma va gestita con attenzione. Non sempre è possibile contattare i precedenti datori di lavoro. Se però la selezione avviene tramite passaparola, è opportuno cercare conferme sulla competenza della persona segnalata.