Sei case su dieci e il 90% degli uffici ha un condizionatore. La Cna ha divulgato uno studio secondo cui sembra inarrestabile la diffusione dei climatizzatori. Marco Ammannati è presidente della Cna impianti Pisa e commenta: "Un impianto installato male può costare caro: consumi alle stelle, rischi per la salute, malfunzionamenti, sanzioni per chi si affida a soggetti non autorizzati. Scegliete sempre un modello con inverter per un risparmio vero in bolletta e regolate la temperatura sui 25-26 gradi".
Nel vademecum si danno vari consigli, tra questi c’è quello della scelta del modello. "Vanno preferiti – si legge nello studio – climatizzatori di classe energetica A++ o superiore, meglio se dotati di tecnologia inverter, significa risparmiare fino al 30% in bolletta. I modelli inverter regolano automaticamente la temperatura e riducono sprechi e sbalzi termici. Per abitazioni con più stanze è consigliabile optare per impianti distribuiti, piuttosto che per un unico climatizzatore troppo potente e localizzato".
Attenzione poi anche all’esposizione: "Il posizionamento influisce sul rendimento: installare l’unità in zone ombreggiate e fresche, preferibilmente a nord o nord-est, può far risparmiare fino al 5% di energia. Va evitata l’ostruzione delle bocchette con tende o mobili e, inoltre, il getto d’aria non va diretto su letti o divani: si rischiano malanni inutili". Altro punto toccato dal vademecum è che: "Per stare bene ed evitare colpi d’aria, la temperatura ideale è di 25-26°C e, comunque, non oltre 8-10 gradi in meno rispetto all’esterno. Chiudere porte e finestre, abbassare le tapparelle nelle ore più calde e limitarne l’uso in contemporanea di elettrodomestici aiuta il climatizzatore e fa bene anche al portafoglio".
Ammannati aggiunge: "La manutenzione deve essere professionale: pulire i filtri e l’unità esterna almeno una volta l’anno migliora la qualità dell’aria e riduce i consumi. Ma ci sono operazioni che per legge possono essere svolte solo da tecnici abilitati, come la sanificazione del circuito del gas refrigerante". Niente fai-da-te: l’impianto non è un ventilatore, è una macchina complessa che può diventare pericolosa se trattata senza competenze. In conclusione, Cna invita tutti i cittadini a non farsi tentare dal risparmio facile ma illegale: l’installazione abusiva può sembrare conveniente, ma spesso si traduce in problemi gravi, costi maggiori e rischi per la salute e l’ambiente. Solo rivolgendosi a imprese certificate si può avere la garanzia di un impianto sicuro, efficiente e a norma di legge.
Carlo Venturini