ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

Blitz della finanza. Tre guide turistiche abusive sotto la Torre

Facevano pagare 15 euro a persona: maxi-multa

La guardia di finanza sotto la Torre Le fiamme gialle hanno fermato tre guide turistiche straniere abusive

La guardia di finanza sotto la Torre Le fiamme gialle hanno fermato tre guide turistiche straniere abusive

All’ombra del campanile più famoso del mondo, tra il fruscio delle comitive e il luccichio delle macchine fotografiche, tre guide turistiche si muovevano sicure. Con gesti e parole, raccontavano ai visitatori storie di Pisa medievale, curiosità sui monumenti e aneddoti di antichi cantieri, spiegando perfino i segreti ingegneristici che hanno reso celebre la Torre pendente. Ogni gruppo, una ventina di persone per volta, pagava 15 euro a testa per ascoltare quel racconto. Una scena che si ripete ogni giorno, ma che in questo caso nascondeva un’irregolarità: le tre guide – due donne di nazionalità cinese e una coreana – non avevano alcuna abilitazione per esercitare la professione in Italia. Nessun tesserino, nessuna autorizzazione, solo la conoscenza di dove fermarsi e come non dare troppo nell’occhio.

A interrompere la loro attività sono stati i militari della guardia di finanza di Pisa, impegnati in una serie di controlli mirati contro l’abusivismo nel settore turistico. Per le tre donne è scattata una sanzione complessiva di 18mila euro.

L’operazione, coordinata dal Comando provinciale e disposta dal Comando regionale Toscana, ha interessato le aree di maggior richiamo della città, dal centro storico alla piazza dei Miracoli. In tre diversi momenti, le fiamme gialle hanno sorpreso le guide mentre conducevano i loro gruppi, senza aver presentato – come prevede la legge – la dichiarazione preventiva al Ministero del Turismo per il riconoscimento del titolo o dell’esperienza professionale, obbligatoria per offrire prestazioni anche occasionali nel nostro Paese.

Gli accertamenti hanno confermato che le tre donne erano regolarmente presenti in Italia, ma operavano in modo irregolare. È scattata quindi la segnalazione al Comune di Pisa e alla Società Entrate Pisa S.p.A., insieme all’applicazione delle sanzioni amministrative, pari complessivamente a 18mila euro.

L’indagine non si ferma qui: la guardia di finanza ora sta verificando il volume d’affari e i compensi incassati e non dichiarati al fisco. Secondo quanto emerso, per i loro tour le guide chiedevano 15 euro a persona. Un’attività che, ricorda la guardia di finanza, danneggia il settore turistico locale: il rispetto delle regole serve a tutelare i visitatori e il patrimonio artistico, ma anche a garantire condizioni eque a chi opera in maniera regolare, contribuendo a valorizzare l’immagine di Pisa nel mondo.