Il consiglio direttivo di ConfGuide Confcommercio Pisa ha preso le distanze rispetto alle dichiarazioni della guida turistica Silvia Piccini, (a sua volta membro del direttivo di ConfGuide) su La Nazione riguardo la maleducazione dei turisti sul nostro territorio. Secondo il consiglio, infatti, le affermazioni sono "tese a narrare il turismo in termini esclusivamente negativi e problematici, affermando il nostro impegno per una valorizzazione equilibrata e intelligente dell’accoglienza".
"Sebbene sia indiscutibile - scrive il direttivo in una nota - che l’afflusso dei visitatori, in particolare in Piazza Duomo, possa generare alcune criticità, è altresì innegabile che il turismo costituisca un pilastro imprescindibile per l’economia del territorio. Fatta questa doverosa premessa, esprimiamo la nostra ferma contrarietà tanto nei confronti di una narrazione che stigmatizza in modo generico i visitatori, quanto verso l’ipotesi di contingentamento degli accessi. A nostro avviso - si legge nella nota - la gestione dei flussi turistici non deve mai tradursi in un’esclusione arbitraria e aprioristica, bensì in un’amministrazione oculata e sostenibile del patrimonio urbano e monumentale". Il consiglio direttivo ha poi criticato il fatto che Piccini intervenga alla vista di atteggiamenti maleducati da parte dei turisti.
"Non facciamo gli sceriffi, la nostra professione non contempla l’esecuzione di controlli, né tanto meno la discriminazione o l’esclusione rispetto a specifici flussi turistici. Ribadiamo che il nostro ruolo, in qualità di guide turistiche, è intrinsecamente legato all’accoglienza, alla divulgazione culturale e alla sensibilizzazione dei visitatori. Spetta invece agli organi preposti l’applicazione di eventuali misure sanzionatorie nei confronti di condotte non conformi". I vertici di ConfGuide precisano che "Pisa deve continuare a essere una città inclusiva, permeabile a ogni forma di turismo, nel rispetto della sua identità culturale e della sua vocazione internazionale. Riteniamo che soltanto un dialogo costruttivo tra istituzioni, operatori turistici e cittadinanza possa garantire soluzioni efficaci alle problematiche connesse alla gestione dei visitatori, senza ricorrere a interventi drastici che rischierebbero di compromettere la vivacità economica e culturale della città".