
I carabinieri in azione ai margini del bosco (foto d’archivio)
È stato rimosso e trasferito per essere sottoposto agli accertamenti medico-legali il corpo in avanzato stato di decomposizione rinvenuto domenica sera in pineta da una coppia. Ad occuparsi delle indagini i carabinieri del comando provinciale di Pisa, intervenuti con il supporto dei tecnici della scientifica. Una vicenda, questa, che ha messo in allarme due diverse province e che ha lasciato sotto choc un’intera comunità.
Tutto è iniziato domenica, nel tardo pomeriggio, quando una coppia residente in zona ha attraversato in bicicletta la "Macchia lucchese" tra Torre del Lago e il comune di Vecchiano, dopo aver trascorso una giornata sulla spiaggia della Lecciona. Quello che doveva essere un tranquillo pomeriggio di relax al mare si è però trasformato in un vero e proprio incubo. In mezzo alla vegetazione, i due hanno scoperto i resti - ormai scheletro - di una persona.
Clay Bandecca, l’uomo che ha visto per primo il corpo, è ancora molto scosso: "I resti del cadavere sono stati portati via domenica, in tarda serata - ci ha detto - Sono rimasto lì insieme ai carabinieri, poi mi è stato chiesto di andarmene per permettere alla scientifica di recuperare i resti del corpo. È stato incredibile: mi sono proprio trovato nel posto sbagliato".
Una storia che, se non riguardasse il ritrovamento di un cadavere, farebbe anche sorridere: Clay, mentre stava attraversando la pineta con la compagna, ha avuto infatti la necessità di fermarsi per un bisogno fisiologico. E proprio quando si è addentrato nella vegetazione, si è trovato davanti una scena che sicuramente non dimenticherà mai.
L’identità della vittima resta al momento sconosciuta, così come le circostanze della morte. Sul luogo del ritrovamento non sono stati rinvenuti oggetti personali. Secondo gli uomini dell’Arma, il corpo si trovava lì già da diversi mesi. Non sembrerebbero esserci segni di violenza, ma nessuna pista, al momento, è esclusa.
Le prossime settimane saranno quindi decisive per fare luce su questa vicenda. Solo l’autopsia e gli esami medico-legali potranno fornire risposte certe sulla causa della morte e, si spera, restituire finalmente un nome e una storia alla persona trovata in pineta.
Nel frattempo, l’area è stata posta sotto sequestro e le indagini continuano nel massimo riserbo. La comunità locale, profondamente scossa dalla scoperta, si interroga su quanto accaduto. E intanto, sui social, c’è già chi “spara“ le prime - macabre - ipotesi.
Giulia Prete