GIULIA DE IESO
Cronaca

"Didattica a distanza. Proprio come col Covid..."

"Cara studentessa, caro studente, ci siamo: il tuo semestre filtro sta per cominciare". Così si apre la mail che, nelle...

Studenti a lezione di medicina in una foto d’archivio Fra emozione, orari e qualche preoccupazione: «Peccato per la Dad»

Studenti a lezione di medicina in una foto d’archivio Fra emozione, orari e qualche preoccupazione: «Peccato per la Dad»

"Cara studentessa, caro studente, ci siamo: il tuo semestre filtro sta per cominciare". Così si apre la mail che, nelle scorse ore, ha raggiunto centinaia di aspiranti medici, odontoiatri e veterinari pronti a varcare la soglia dell’Università di Pisa. Un messaggio arrivato a una ventina di giorni dall’inizio delle lezioni, fissato per lunedì primo settembre, e che contiene i primi dettagli pratici: dall’agenda didattica — con indicazioni su dove e quando seguire le lezioni in presenza e quando seguirle a distanza — fino all’assegnazione a uno dei tre corsi (A, B e C) creati ad hoc per il ‘semestre filtro’.

Si tratta del nuovo sistema nazionale che consente di iniziare il primo semestre dei corsi di laurea magistrale in Medicina e chirurgia, Odontoiatria e Medicina veterinaria senza test d’ingresso, ma che richiede il superamento di tre esami obbligatori — Biologia, Chimica e propedeutica biochimica, Fisica — per entrare nella graduatoria nazionale e accedere così al secondo semestre.

Le iscrizioni si sono chiuse il 25 luglio e, pochi giorni dopo, gli studenti hanno ricevuto un’ulteriore comunicazione con il link a un questionario, in cui indicare la modalità di frequenza preferita (in presenza o online) e la fascia oraria: mattina (8:30-13:50) o pomeriggio (14-19:10). Sono previste sei ore accademiche al giorno — da 45 minuti ciascuna — dal lunedì al giovedì.

Con la pubblicazione dei corsi, l’inizio delle lezioni si avvicina e gli stati d’animo si dividono tra timore, impazienza e curiosità. Le prime reazioni sono arrivate proprio alla vista dell’orario: "Sono capitato nel corso B", racconta uno studente. "Devo dire che l’Università ci sta venendo incontro: sono stati messi a disposizione vari materiali didattici, come una piattaforma con nozioni base di fisica per facilitare l’apprendimento iniziale".

Non mancano però le perplessità: "Quello che dispiace è iniziare questo nuovo percorso con una buona percentuale di lezioni a distanza. La didattica online, per noi appena diplomati, è uno spettro che ritorna e che speravamo di esserci lasciati alle spalle: siamo la stessa generazione che ha fatto l’esame di terza media in Dad e ha iniziato il liceo sempre online, durante gli anni del Covid. È stata un’esperienza penalizzante e impegnativa sia a livello emotivo che nell’apprendimento. Stavolta il motivo è la carenza di spazi — nonostante l’impegno dell’Università per metterne a disposizione il più possibile — ma resta un peccato, soprattutto per chi, come me, aveva scelto una frequenza totalmente in presenza".

Giulia De Ieso