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Condizionatore: la guida. Temperatura e consumi. Le pratiche intelligenti per evitare sovraccarichi

Perna, presidente Elettricisti di Cna Toscana Centro: "Tra interno ed esterno la differenza ideale è di 5 gradi. Azionare gli elettrodomestici dalle 17 in poi" .

Perna, presidente Elettricisti di Cna Toscana Centro: "Tra interno ed esterno la differenza ideale è di 5 gradi. Azionare gli elettrodomestici dalle 17 in poi" .

Perna, presidente Elettricisti di Cna Toscana Centro: "Tra interno ed esterno la differenza ideale è di 5 gradi. Azionare gli elettrodomestici dalle 17 in poi" .

La differenza di temperatura ideale tra l’interno e l’esterno, quando si usa l’aria condizionata? Il delta dovrebbe essere di 5 gradi Celsius, perché mantenere una differenza di temperatura moderata aiuta il condizionatore a lavorare in modo più efficiente, riducendo il consumo energetico. Non solo: è un modo semplice che aiuta a prevenire sbalzi termici e a mantenere un ambiente confortevole senza un eccessivo consumo energetico". Sergio Perna, presidente Elettricisti di Cna Toscana Centro, offre una serie di raccomandazioni perché tutti possano contribuire, in un periodo caratterizzato da anomale ondate di calore, ad un utilizzio intelligente dell’energia, evitando cali di tensione per il troppo sovraccarico e, peggio ancora, blackout che mettono a dura prova il funzionamento delle città.

"Quando si usano dispositivi che hanno un elevato carico di assorbimento di energia elettrica va fatto in modo intelligente. I consigli da tenere a mente sono molto pratici e semplici, ma vanno applicati. Per esempio – prosegue Perna – se non si rimane in una stanza, è opportuno spegnere il condizionatore. Oppure a fronte di situazioni climatiche estreme come quelle di questi giorni è importante evitare di mettere in funzione lavatrici, asciugatrici nelle ore in cui il carico sulla rete è troppo elevato e preferire di spostare l’avvio di questi elettrodomestici nelle ore del tardo pomeriggio dalle 17 in poi fino alla notte".

Insomma, se ciascuno di noi intende fare la propria parte affinché i disagi siano limitati deve partire "dall’impiego più intelligente della corrente elettrica nelle ore in cui ci sono tutte le attività anche produttive in funzione".

Il presidente Perna, però, non può non evidenziare una carenza strutturale che va oltre il particolare dei territori. "L’infrastruttura della rete elettrica non è adeguata – spiega – al fabbisogno nazionale. E proprio partendo da questo assunto, è ancora più importante usare l’energia in modo corretto perché un utilizzo sbagliato va a pregiudicare chi ne ha bisogno, come le persone anziane e fragili che necessitano di avere ambienti confortevoli e ben refrigerati".

C’è un altro risvolto della medaglia. "Se la rete non è adeguata a fornire energia allo stesso tempo non è nemmeno adeguata a a ricevere l’energia di produzione da impianti di nuova generazione, come quelli fotovoltaici. L’energia immessa in rete non viene usata al 100% in quanto l’infrastruttura non è mai stata appropriata agli sviluppi delle nuove tecnologie".

Le Comunità energetiche rinnovabili (Cer) potrebbero rivelarsi utili? "Le Cer potrebbero favorire, ma si torna sempre allo stesso discorso: ci vuole un rete che sia in grado di ricevere ed invece, in pratica è un collo di bottiglia", aggiunge.

Perna suggerisce anche sistemi alternativi per raffrescare gli ambienti come la ventilazione meccanica controllata, la cosiddetta VMC, di nuova generazione che "serve per ridurre produzione muffe dentro i locali in cui si installa e favorisce l’espulsione di aria calda in estate. E’ un sistema che permette il recupero di calore, che sfrutta l’energia dell’aria estratta per preriscaldare l’aria in entrata e riduce il fabbisogno energetico per riscaldamento e raffrescamento".

Sara Bessi