Pisa, 9 luglio 2025 – Con il caldo torrido che stringe la sua morsa, per le famiglie il condizionatore è diventato una necessità. Ma tra costi elevati e tempi d’attesa sempre più lunghi, ottenerlo non è affatto semplice. Se fino a pochi mesi fa bastavano due giorni per l’installazione, oggi servono almeno 15-20, e a Pisa si sono formate vere e proprie liste d’attesa. Le scorte nei magazzini sono imprevedibili, i modelli richiesti spesso introvabili, e le ditte certificate disponibili sono poche. Risultato: avere un condizionatore è diventato quasi un lusso, e come tale sempre più caro.
Sandro Imbraguglio, presidente di Federconsumatori Pisa, quanto caro?
“In media una famiglia spende circa 500 euro solo per l’acquisto e l’installazione base dell’apparecchio. Ma se si vuole rinfrescare l’intera abitazione, con lavori a norma, manodopera specializzata e adeguamenti tecnici, il totale può arrivare facilmente a 3.000-4.000 euro”.
A questo si aggiungono i costi in bolletta.
“Che sono pesantissimi. Un condizionatore acceso tutto il giorno, anche se di buona classe energetica, può far aumentare la bolletta del 30-40%. Se consideriamo anche i rincari su gelati, benzina, vacanze e centri estivi, dal 2021 a oggi le spese estive sono aumentate del 30%. È un vero e proprio caro estate”.
Questi costi sono cresciuti molto negli ultimi anni?
“Dal 2021 abbiamo registrato rincari del 40%. Il mercato è stato drogato da incentivi come il Superbonus e il Bonus Condizionatori. Ora che questi aiuti stanno venendo meno, i prezzi restano alti, ma le famiglie devono affrontarli da sole. E il problema è che il condizionatore, con il surriscaldamento globale, è diventato una necessità anche in zone dove prima non lo era”.
La situazione può peggiorare?
“Purtroppo sì. Nel 2026 la detrazione fiscale per l’acquisto di climatizzatori – il cosiddetto Bonus Condizionatori – passerà dal 50% al 36%. Un’ulteriore riduzione di un’agevolazione che già oggi appare insufficiente per molte famiglie”.
Ci sono comportamenti consigliati per risparmiare?
“Sì. Accendere il condizionatore solo in presenza e per reale necessità, ad esempio con soggetti cardiopatici. Evitare di usarlo per trovare la casa già fresca: raffresca in pochi minuti. Impostare la temperatura sui 24 gradi: al di sotto di quella soglia, il motore lavora di più senza offrire reali benefici. Anche di notte, andrebbe usato solo se indispensabile”.
Un aiuto sia per il portafoglio che per l’ambiente.
“Il condizionatore emette aria calda all’esterno e contribuisce all’aumento delle emissioni di co2. L’uso consapevole è fondamentale dal punto di vista economico e ambientale”.