Arezzo, 26 agosto 2025 – ISDE Toscana: “Fermare il consumo di suolo per difendere salute, ambiente e sicurezza. Il caso Bettolle simbolo di un modello insostenibile”
ISDE Toscana ha presentato un documento tecnico-scientifico sul consumo di suolo in Toscana, con un focus sul progetto di nuovo insediamento produttivo-logistico previsto a Bettolle, nel comune di Sinalunga.
Il documento richiama l’attenzione sul fatto che il suolo è una risorsa non rinnovabile e insostituibile per la regolazione idrica, la fertilità, la biodiversità e la salute umana. Secondo l’ultimo Rapporto ISPRA 2023, nella nostra regione risultano già consumati oltre 141.000 ettari di suolo e solo nel 2022 se ne sono persi altri 350, soprattutto in aree agricole di pregio.
Il caso di Bettolle, collocato in un territorio già fortemente infrastrutturato e fragile dal punto di vista idrogeologico, rappresenta in modo emblematico un modello di sviluppo ormai insostenibile.
L’ulteriore impermeabilizzazione di un’area vulnerabile alle alluvioni, il sacrificio di suolo agricolo nonostante la disponibilità di capannoni e aree dismesse, l’aumento del traffico e dell’inquinamento atmosferico con conseguenti effetti sulla salute dei cittadini e l’incoerenza rispetto agli indirizzi europei e regionali delineano una scelta in aperta contraddizione con la Strategia europea per il Suolo 2030 e con la normativa regionale toscana.
“Non è più tempo di nuove cementificazioni – dichiara ISDE Toscana – ma di rigenerazione, resilienza e salute. La tutela del suolo è una priorità di sanità pubblica, sicurezza civile e giustizia intergenerazionale”.
Per questo l’associazione chiede una revisione del progetto di Bettolle, orientando le scelte verso il recupero delle aree dismesse già disponibili, l’adozione di un obiettivo vincolante di consumo netto di suolo pari a zero in linea con gli impegni europei, la valutazione sistematica dell’impatto sanitario di ogni trasformazione urbanistica e il sostegno a interventi di rinaturalizzazione e de-impermeabilizzazione.