
Federica Sacco
"La Consulta dei giovani sta lavorando per aprire gli spazi pubblici e non chiuderli, costruire un dialogo e non limitarlo". Anche da parte delle nuove generazioni arrivano voci contrastanti in merito all’ordinanza del sindaco di Pisa Michele Conti che dispone la chiusura anticipata dei locali e limita l’accesso alle piazze in caso di assembramenti. La presidente della Consulta dei Giovani del Comune di Pisa Anna Vallini ha espresso "forte perplessità verso provvedimenti di questo tipo rischiano di affrontare in modo emergenziale e punitivo un problema che è, prima di tutto, sociale. I pochi episodi di violenza - spiega - legati all’abuso di alcol, per quanto gravi, non devono diventare pretesto per criminalizzare l’intera popolazione giovanile. Pisa è una città universitaria: ma cosa offre davvero ai giovani, oltre a divieti e limitazioni?". Vallini aggiunge che la Consulta "sta lavorando in un’altra direzione: aprire gli spazi pubblici, non chiuderli, costruire un dialogo tra le istituzioni e i giovani, non limitarlo. Solo attraverso il dialogo, l’educazione e la partecipazione attiva si possa costruire una convivenza urbana sana e inclusiva". Più mite l’analisi della Commissione 3 della consulta dei giovani composta da Teo Di Sabatino (presidente), Daniele Santi, Luca Paolini, Antonio De Vita, Daniele Cini, Irene Chimenti, Lisa Maggini e Marta Bonadio, che si occupa di sport, tempo libero, turismo ed eventi. "Sicuramente il provvedimento è restrittivo e può essere visto anche come punitivo: d’altro canto se è stato necessario farlo è evidente che il problema della mala movida c’è. Riteniamo, laddove necessario, di limitare gli accessi alle piazze ma ovviamente con criterio e buon senso. Sicuramente cercheremo di favorire un dialogo tra giovani e istituzioni e creare un ponte per provare a risolvere i problemi". Opinione diversa quella dell’esponente di Forza Italia Giovani Giulio Birindelli, per il quale si tratta invece di "un’ordinanza importante perché potrà garantire un serio contrasto all’illegalità giovanile. È un punto di partenza per portare avanti una strategia che renda Pisa sicura, anche per la tutela dei commercianti". Conclude Federica Sacco, dei Giovani Democratici che si dice contraria alle "politiche micro-reazionarie dell’amministrazione comunale. Il chiasso è un problema, ma la soluzione che proponiamo noi è che le forze dell’ordine facciano presente a chi supera un predeterminato limite di abbassare il tono della voce o recarsi in luoghi lontani da chi riposa". Secondo Sacco è importante "istituire tavoli permanenti di confronto tra giovani, amministrazione, residenti e gestori dei locali; incentivare le ‘zone ibride’ per socializzare fino a tardi in sicurezza; potenziare gli eventi notturni per dare un’offerta alternativa all’ alcol. Abbandoniamo la logica emergenziale e punitiva per adottare una visione lungimirante, che investa nei giovani come parte della soluzione e non come fonte del problema".
Mario Ferrari