"Toscana Aeroporti esce completamente dal capitale sociale di Toscana Aeroporti Handling: un finale prevedibile ma fortemente preoccupante. I soci pubblici, a partire dal Comune di Pisa e dalla Regione Toscana di fronte a tutto ciò cosa stanno facendo, oltre che assecondare gli interessi privati e le logiche di profitto di Corporacion America? Come hanno votato su questa decisione?".
Così in una nota il gruppo della sinistra radicale, Una città in comune, interviene sulla notizia dell’opzione di vendita della quota residua del 20% detenuta in Toscana Aeroporti Handling, l’azienda così ha completato l’uscita dal capitale della società. La quota è stata ceduta ad Alisud S.p.A., già proprietaria dell’80% delle azioni, per un corrispettivo di 250mila euro.
"Tutto questo – continua la nota -, mentre nelle scorse settimane le organizzazioni sindacali hanno aperto un fronte di lotta nei confronti di Consulta proprio nel comparto dell’Handling a fronte di criticità sul fronte della organizzazione del lavoro che si trascinano da tempo".
Infatti, anche nei giorni scorsi si è conclusa negativamente anche la seconda fase delle procedure di raffreddamento, tenuta in Prefettura a Firenze, tra le organizzazioni sindacali e Consulta degli aeroporti di Pisa e Firenze. E annunciano i sindacati adesso "si apre adesso una nuova stagione di lotta per i diritti dei lavoratori per garantire la corretta applicazione della normativa del Ccnl Trasporto Aereo - sezione Handlers - a partire dalla questione prioritaria sull’ orario di lavoro, che non può essere in Toscana interpretata in maniera diversa al resto degli Aeroporti italiani". Nel mirino infati, i regimi di orario, l’efficienza dei mezzi di lavoro, l’organizzazione del lavoro, il vestiario "inadeguato" ed il mancato recepimento della normativa regionale toscana sulle ondate di calore, tutti elementi che concludono i sindacati "vanno a minare in modo significativo la salute e la sicurezza di lavoratrici e lavoratori".
EMDP