REDAZIONE PRATO

Stop contratti farlocchi: "Tutelare i lavoratori"

"Oggi è necessario lanciare l’allarme rispetto ai contratti di lavoro sottoscritti da sigle sindacali prive di reale rappresentatività, un fenomeno...

Confcommercio lancia l’allarme sui «contratti pirata» stipulati da sigle sindacali «non rappresentative» e che non tutelano i lavoratori

Confcommercio lancia l’allarme sui «contratti pirata» stipulati da sigle sindacali «non rappresentative» e che non tutelano i lavoratori

"Oggi è necessario lanciare l’allarme rispetto ai contratti di lavoro sottoscritti da sigle sindacali prive di reale rappresentatività, un fenomeno in crescita anche a Prato e che danneggia imprese e lavoratori, contribuendo ad alimentare una pericolosa spirale di dumping contrattuale, precarietà e illegalità nel mercato del lavoro". Lo dice Confcommercio, denunciando una dinamica che, anche sul territorio pratese, inizia ad assumere contorni rilevanti. I "contratti pirata" vengono spesso proposti da associazioni improvvisate e non comparativamente rappresentative a livello nazionale, violando quanto previsto dalla normativa vigente.

A farne le spese sono prima di tutto i lavoratori, che si trovano sforniti delle tutele previste dai contratti sottoscritti dalle organizzazioni maggiormente rappresentative, e le imprese, che rischiano gravi sanzioni in sede di controllo.

Come riportato dalla normativa vigente, l’applicazione di contratti non rappresentativi può infatti comportare la perdita dei benefici contributivi, il recupero dei differenziali previdenziali e la trasformazione dei rapporti di lavoro. Inoltre, in caso di violazioni in tema di orari, riposi o altre clausole contrattuali, le sanzioni possono arrivare a migliaia di euro per ogni lavoratore coinvolto.

"Un contratto non rappresentativo – spiega Confcommercio – non rappresenta soltanto una scelta sbagliata, ma un rischio concreto per l’impresa, che si espone a vertenze, controlli ispettivi e penalizzazioni. È fondamentale che le aziende si affidino a contratti sottoscritti dalle organizzazioni riconosciute, per garantire trasparenza, legalità e qualità nei rapporti di lavoro".

Anche sul fronte della concorrenza, il fenomeno genera gravi distorsioni: le imprese che rispettano le regole vengono penalizzate rispetto a chi applica condizioni contrattuali al ribasso, riducendo il costo del lavoro ma eludendo diritti fondamentali.

"Serve un mercato sano – conclude Confcommercio – dentro al quale le imprese virtuose non siano danneggiate da chi opera fuori dalle regole. Le istituzioni devono vigilare, e noi continueremo a offrire assistenza e informazione corrette alle aziende del territorio per prevenire queste situazioni".

Il dumping contrattuale nei pubblici esercizi e nel terziario di mercato è un fenomeno in preoccupante espansione anche in Toscana. ll contratto collettivo nazionale del lavoro dei pubblici esercizi siglato da Fipe Confcommercio, rinnovato nel 2024, resta il più applicato nel settore con oltre il 92% di adesione.