
La Curva pratese
Dalle parole si è passati rapidamente ai fatti: la Finres spa, neo proprietaria dell’Ac Prato dopo aver formalizzato l’acquisto del 100% delle quote del club biancazzurro nella giornata di lunedì, ieri ha rispettato quanto promesso. Ossia saldare gli stipendi arretrati di giocatori e componenti dello staff tecnico per quanto concerne la scorsa stagione sportiva, sborsando un totale di 240 mila euro. Come sappiamo, questo era lo step necessario per portare a termine l’iter di iscrizione della squadra laniera al prossimo campionato di Serie D. La società non ha però ottenuto in tempo tutte le liberatorie da parte dei diretti interessati, non evitando così il deferimento della Covisod: significa molto probabilmente una penalizzazione di due punti nel torneo 2025/26 che va ad aprirsi tra poco. La società adesso ha tempo fino al 21 luglio per fare ricorso.
Insomma, un segnale chiaro dalla nuova proprietà: il Prato è salvo e il futuro può cominciare finalmente a prendere forma concretamente. Un futuro per il quale però i tifosi biancazzurri sono in parte ancora preoccupati, nonostante il sospiro di sollievo per aver scampato il pericolo di dover ripartire dal punto più basso a livello calcistico, vale a dire la Terza Categoria. Il passaggio di testimone da Stefano Commini a Finres spa è stato accompagnato nelle ore successive all’ufficialità da sentimenti contrastanti. Da un lato la curiosità e l’attesa di scoprire i piani che i nuovi proprietari hanno per il sodalizio laniero (verranno annunciati in una conferenza stampa in programma a stretto giro di posta), dall’altro il timore dettato proprio dal fatto di non conoscere in maniera dettagliata chi andrà a sostituire da ora in poi Commini nella gestione del club. Si registra però anche un certo entusiasmo in città, nella speranza che la "potenza di fuoco" di Finres spa possa consentire la formazione di una rosa in grado di lottare per le zone alte della classifica di Serie D già da subito, nonostante la concorrenza agguerritissima e il palese ritardo in chiave mercato rispetto a tutte le altre squadre.
Per quanto riguarda la frangia più calda del tifo biancazzurro, l’aspetto fondamentale è quello relativo all’addio di Commini. La reazione a caldo è infatti stata un senso di liberazione. D’altronde, l’ormai ex patron era considerato dagli ultras della Curva Ferrovia Matteo Ventisette una sorta di nemico da combattere a suon di contestazioni. E alla fine, la tanto agognata cessione è arrivata. Ma non, come si pensava, a una cordata di imprenditori locali, né tantomeno a un gruppo composto fra gli altri da Paolo Toccafondi, "odiato" praticamente alla pari di Commini da parte degli ultras, che stavano augurandosi il mancato coinvolgimento di "Paolino" nel nuovo corso biancazzurro. Ebbene, sono stati accontentati. Da questo punto di vista, la nuova proprietà partirà da zero nel rapporto con la Curva Ferrovia Matteo Ventisette, pronta a sostenere i compratori e la squadra che nascerà. A Finres spa il compito di mettere in chiaro fin da subito le proprie intenzioni e ambizioni, senza creare false illusioni, ma riaccendendo la passione di una piazza che ha una gran voglia di sognare dopo tutto quello che ha attraversato.
Francesco Bocchini