FRANCESCO MARINARI
Cronaca

Un giro con i figli, un caffé con la squadra: corridori del Giro in Toscana, il giorno di riposo

Un lunedì 19 maggio trascorso in Toscana per la carovana rosa, che solo per quanto riguarda i corridori conta attualmente 171 persone. Migliaia tra addetti, tecnici, cuochi, nutrizionisti al seguito delle squadre e dell'organizzazione. Tutto pronto a ripartire con la cronometro Lucca Pisa

A sinistra, Carlos Verona della Lidl Trek con moglie e figlio sulle Mura di Lucca. A destra, pausa caffé per la Alpecin Decenuninck

Lucca, 19 maggio 2025 - Il giorno di riposo nelle grandi corse a tappe è un toccasana o può influire negativamente sulla prestazione degli atleti? La domanda è vecchia quanto il mondo. Da sempre si dibatte se quello che ormai comunemente viene chiamato il "rest day", appunto giorno di riposo, faccia bene o male al morale e al fisico degli atleti. Sicuramente è un giorno di stacco per ritemprare la mente rispetto a giornate che, durante le tappe, scorrono in maniera sostenuta e frenetica. Tra colazione, tappa, rientro in hotel, massaggi e cena il Giro d'Italia si corre anche nei momenti in cui non si è in strada. Ogni dettaglio conta. Il giorno di riposo di lunedì 19 maggio è capitato in Toscana, con gli atleti che ne hanno approfittato per visitare Lucca e Pisa e stare un po' con la famiglia. Svolgendo anche un allenamento: per qualcuno blando, per qualcuno più sostenuto. Il tutto in vista della cronometro Lucca Pisa di martedì 20 maggio. 

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