
Il Giro d'Italia in Toscana: in questo scatto siamo in piazza del Campo a Siena (foto Paolo Lazzeroni)
Lucca, 19 maggio 2025 – Dopo quanto successo nella spettacolare tappa della Strade Bianche di domenica scorsa da Gubbio a Siena, che ha rivoluzionato la classifica, la tappa del Giro d’Italia 2025 di domani martedì a cronometro da Lucca a Pisa diventa ancora più attesa e soprattutto importante per stabilire strategie e gerarchie. Basta ricordare quanto detto ieri a Siena dopo la tappa, dal clan Uae Emirates Tema a chi chiedeva se il giovane messicano Del Toro nuova maglia rosa avesse sconvolto i piani.
“Calma, dopo Ayuso abbiamo anche Del Toro, risentiamoci martedì pomeriggio in piazza dei Miracoli a Pisa dopo la cronometro”, la risposta arrivata dal clan della formazione. Questo per dire che la cronometro di martedì 20 maggio, definita da tutti fondamentale, acquista ancora maggiore importanza per gli sviluppi futuri che il Giro potrà avere da qui a Roma.
Saranno 28 chilometri e 600 metri da seguire in una tappa dove può succedere di tutto. I favori del pronostico sono per il britannico Joshua Tarling della Ineos Grenadiers, classe 2024, già medaglia di bronzo ai mondiali di Glasgow 2023, e vincitore della prima tappa a cronometro di questo Giro sul traguardo di Tirana in Albania. Ma accanto al suo nome quello dello sloveno Primoz Roglic, in difficoltà per sfortuna e scarsa attitudine allo sterrato nella tappa di domenica, lo spagnolo Auyso, il suo compagno di squadra Del Toro in maglia rosa nella cronometro, i nostri Tiberi, altro specialista delle prove contro il tempo, e Ciccone, apparso in eccellenti condizioni di forma in questa prima parte del Giro.

La tappa
Come si presenta la frazione toscana che unisce con il suo tracciato due splendide città della nostra regione? “Già interessante è la sua lunghezza di 28 chilometri e 600 metri – afferma l’ex ct Davide Cassani, opinionista in Rai al Giro – dei quali i primi dieci interamente pianeggianti così come gli ultimi dieci. A metà percorso una breve salitella al 5 per cento, ma soprattutto potrebbe giocare un ruolo importante il vento che secondo le previsioni ci sarà”.
La pedana di partenza in piazza Napoleone a Lucca all’interno delle celebri mura cittadine. Usciti dalla città (primo concorrente a mettersi in movimento alle 13,25) ci sarà dopo 8 chilometri e mezzo il primo rilevamento intermedio, i lunghi rettilinei per raggiungere la galleria dei Monti Pisani, la discesa su Asciano località dove è previsto dopo 20 chilometri il secondo intertempo. E siamo al finale con l’ingresso nella città di Pisa con due attraversamenti del fiume Arno e l’ingresso nel vero e proprio centro storico con un tratto lastricato nell’ultimo chilometro e che i corridori troveranno fino all’ultima curva prima di affrontare il rettilineo finale.
I precedenti
Vedremo chi saranno i protagonisti all’ombra della torre pendente di questa tappa storica che riporta a Pisa il Giro dopo 100 anni dalla prima volta che avvenne il 20 maggio 1925 con la quarta tappa Arenzano-Pisa di 315 chilometri vinta da Pietro Bestetti della Wolsit alla media di 26,291 km/h su Binda e Girardengo (che era il leader della classifica) poi superato da Alfredo Binda che si aggiudicò quella tredicesima edizione del Giro d’Italia.
L’ultima volta invece della corsa rosa a Pisa con l’edizione numero 63 del Giro nel 1980, quando il 20 maggio si svolse la Pontedera-Pisa sempre a cronometro di 36 chilometri con la vittoria del danese Jorgen Marcussen della Inoxpran, alla media di km 47,875 con 14” secondi sul francese Bernardo Hinault che poi avrebbe vinto quel Giro mentre terzo giunse il norvegese Knudsen. La maglia rosa quel giorno con vento e pioggia, la indossava Francesco Moser che l’aveva conquistata il primo giorno nel cronoprologo di Genova, ma fu una giornata poco felice per il campione trentino che perse la maglia proprio ad opera di Hinault. E stavolta cosa succederà?