
Roberto Barsanti, titolare con Fabrizio Marlia della Mesticheria in via San Paolino
Lucca, 15 agosto 2025 – Il blocco delle licenze per la somministrazione – a frenare l’effetto “mangificio“ in centro storico – effettivamente sulle carte c’è, ma chi se ne avvede? Le attività “diverse“ fanno valigie mentre le tavole apparecchiate avanzano. Nelle ultime settimane abbiamo documentato l’addio dello storico negozio di abbigliamento della famiglia Musetti che proprio ieri ha chiuso lasciando definitivamente il centro storico e dal 3 settembre sarà al 354 di Borgo Giannotti con sosta gratuita al parking del Borgo in via Passaglia.
Poi abbiamo dato resoconto della chiusura della storica agenzia di viaggi “Angelini“ in piazza San Michele che lascia spazio a un “Gastone, Bottega Toscana“ che non si è ancora particolarmente “rivelato“, ma che gira sempre intorno ai piaceri del palato. Bagagli quasi pronti – ma si tira fino a fine ottobre – anche per la storica mesticheria di Fabrizio Marlia e Roberto Barsanti che al momento proseguono le svendite. “Abbiamo dato via tutte le pentole in alluminio, anche in rame sono rimasti pochi pezzi, abbiamo ancora oggetti in ceramica, comprese quelli per la tavola tradizionali puntinati bianche e verdi di Impruneta, campanelli, rifiniture per la casa – fa sapere Roberto Barsanti – Tra qualche giorno faremo ulteriori ribassi, quello che ci dispiace è lasciare senza aver passato il testimone. Avremmo ceduto quasi per regalo considerato che solo il macchinario per replicare le chiavi costa 7-8mila euro. Un giovane abile anche a vendere su internet qui ci arriverebbe alla pensione tranquillo. Ma francamente proposte interessanti non ne abbiamo ricevute“.
Tra gli addii agognati ma non ancora concretizzati quelli della storica Polleria Volpi sempre in via San Paolino. “Tempo fa abbiamo annunciato la vendita dell’attività, anche esposto il cartello in vetrina, ma nessuno si è fatto concretamente avanti – dicono le titolari –. Siamo in lenta e inesorabile asfissia, e questo soprattutto grazie a chi negli anni non ha saputo tutelare il centro storico facendo entrare le catene commerciali. E non si può puntare tutto sul turismo, con le “carovane“ che transitano per le vie senza neanche affacciarsi in un negozio. La città può rinascere anche e soprattutto grazie ai suoi cittadini“.
E mentre c’è chi alza bandiera bianca, c’è chi, quasi in punta di piedi, avanza. “All’Antico Vinaio“ non passa l’idea di aprire una “bada come la fuma“ anche a Lucca, in centro storico. L’imprenditore Tommaso Mazzanti, che da Firenze ha creato un impero internazionale sulla famosa schiacciata farcita, potrebbe aver già messo gli occhi su un fondo “possibile“. Intanto qualcuno ha già dato corso alla sua svolta imprenditoriale. E’ Leonardo Calò, prima a “La parte degli Angeli“ e ora titolare dell’Osteria dell’Indulgenza in via Carrara, zona ex tribunale (ex locale Burro e Alici), aperta da sabato scorso.
“Vieni a vivere la tua Indulgenza – è l’invito di Leonardo –, al martedì al sabato, alle 19 in punto, le porte dell’Osteria dell’Indulgenza si aprono per accoglierti in un viaggio di sapori autentici e profumi che raccontano la nostra cucina“. E indulgenza sia.