
I residenti lamentano numerosi problemi anche a seguito della chiusura del ponte di Sant’Ansano, il capogruppo Pd Alfarano porta il caso in consiglio.
A Sant’Ansano, in seguito alla chiusura del ponte, i residenti manifestano un grande disagio. Da mesi, infatti, gli abitanti lamentano gravi carenze infrastrutturali: mancano parcheggi, marciapiedi e controlli per la sicurezza stradale. Il tema, sollevato inizialmente da Paolo Morriconi e raccolto dal capogruppo in consiglio comunale del Pd, Vincenzo Alfarano, è stato portato all’attenzione dell’amministrazione comunale tramite una petizione, firmata da numerosi residenti.
Siamo andati per incontrare alcuni residenti della frazioni e abbiamo parlato con Aureliana Gheorghe, Bertolacci Chiara, Toschi Ilaria, Simona della Bimba, Simone Venga, Mauro Ramacciotti e lo stesso Alfarano.
La richiesta principale dei residenti nella zona limitrofa al Ponte di Sesto San Moriano riguarda la creazione di un parcheggio pubblico destinato agli abitanti della zona. La chiusura del ponte ha aggravato una situazione già difficile: prima era possibile posteggiare dall’altra parte e attraversare a piedi, oggi invece le auto invadono le strade, creando disagi e rischi per i pedoni, anche in difficoltà motorie. Ma il problema non si limita agli spazi di sosta. Nelle strade mancano marciapiedi, la velocità delle auto non viene controllata e l’illuminazione è scarsa.
"Da quando vivo qui – racconta un residente – non ho mai visto un controllo di velocità".
Situazioni analoghe si registrano anche a Santa Maria del Giudice, località Catro, dove si vive il disagio della scarsità di spazi. I cittadini chiedono quindi più controlli da parte della polizia municipale e delle forze dell’ordine e interventi tempestivi per la riqualificazione della zona e per la sicurezza di chi le abita.
Riguardo al ponte, i cittadini non hanno certezze sulla data di apertura da destinarsi, probabile che venga riaperto il 13 settembre solo al traffico pedonale ma nessuna certezza o sicurezza ancora. I cittadini attendono nuove direttive e una riorganizzazione dei servizi. Il Morianese sembra restare ai margini delle scelte amministrative, mentre il centro abitato soffre la mancanza di tutele e di sicurezza generale.
Alice Petri