MASSIMO MERLUZZI
Cronaca

L’autobus si ferma. Quattro ore di stop come primo segnale. La protesta continua

Ieri il 67% del personale viaggiante di Esercizio ha aderito allo sciopero. Un messaggio per ribadire la necessità di aprire un tavolo di confronto. All’orizzonte una nuova agitazione, questa volta della durata di otto ore.

Tanti pendolari sono rimasti in attesa degli. autobus durante le quattro ore di sciopero indette nella mattinata

Tanti pendolari sono rimasti in attesa degli. autobus durante le quattro ore di sciopero indette nella mattinata

E’ stato il primo segnale di protesta nella speranza che le parti possano presto tornare a discutere sulle pesanti problematiche sollevate da tempo relative alle difficoltà del trasporto pubblico locale. Ieri i dipendenti di Atc Esercizio hanno osservato 4 ore di sciopero proclamato e annunciato da diverse settimane dalle sigle sindacali Cgil Filt, Uil Trasporti, Cobas e Ugl che ha bloccato il servizio dalle 11 alle 15. Il personale viaggiante di Atc ha aderito in una percentuale del 67% mentre quello delle aziende subappaltatrici ha risposto con una percentuale del 20%. Numeri ritenuti dai sindacati “importanti“ e meritevoli di un nuovo confronto per scongiurare un futuro sciopero di 8 ore già caldeggiato. Si attende adesso un segnale per tornare a discutere sul taglio dei fondi per il trasporto pubblico locale da parte di Regione Liguria che ha destinato la quota spettante a Spezia a Imperia.

Oltre al ripristino integrale dei fondi regionali destinati al Tpl spezzino i sindacati hanno sollecitato la fine del ricorso al subappalto che attualmente copre il 30% e adeguamento degli organici. La delicata questione è finita anche alla discussione del consiglio comunale spezzino e nei ripetuti solleciti da parte dell’ente provinciale. Intanto nei giorni scorsi aveva proclamato lo sciopero, sempre della durata di 4 ore, anche l’organizzazione sindacale Cub Trasporti. Oltre al taglio del supporto regionale le questioni aperte sono ancora tante: dal contratto aziendale datato 1997 alla continua “fuga“ degli autisti passando per il taglio delle corse, le condizioni dei mezzi e soprattutto adesso che la stagione balneare è a pieno regime anche l’affollamento sugli autobus di tanti turisti e cittdini. Le organizzazioni sindacali hanno più volte contestato alla direzione aziendale e al principale azionista Comune di Spezia le diverse rivendicazioni rimaste lettera morta come il mancato riconoscimento dell’adeguamento delle indennità di ferie a quanto previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro. Una vicenda che ha portato 255 autisti di Atc Esercizio a presentare ricorso al giudice del lavoro del tribunale della Spezia. Inoltre i dipendenti temono che nei prossimi due anni si vada incontro a un peggioramento delle condizioni di lavoro e della qualità del servizio arrivando al taglio i fino a un milione di chilometri di percorrenza autobus. Penalizzando non soltanto le linee principali ma ulteriormente anche i collegamenti i nei piccoli comuni penalizzando lavoratori e studenti.

Massimo Merluzzi