
A poca distanza dal rigassificatore alcuni grossi proiettili di artiglieria. Il Comsubin rimuove il pericolo. Snam:"Fino al 13 nessuna nave in arrivo".
LA SPEZIALi hanno individuati, prelevati con cura e poi portati in una zona del golfo per il successivo brillamento. Si è concluso con successo nella baia di Panigaglia il primo step dell’intervento del nucleo Sdai del Comsubin a seguito del ritrovamento di alcuni ordigni bellici a poca distanza dal rigassificatore. Si tratterebbe di alcuni grossi proiettili di artiglieria di fabbricazione americana, risalenti alla Seconda guerra mondiale. Le operazioni dei palombari del nucleo Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi della Marina militare proseguiranno anche nei prossimi giorni, per verificare che, nascosti tra le pieghe dei fondali, non ci siano altre potenziali bombe. L’allarme era scattato lunedì, a seguito della segnalazione dell’azienda Cesub, che sta eseguendo per conto di Snam alcune attività di perlustrazione e verifica dei fondali. Un’operazione che sarebbe propedeutica ai lavori di potenziamento dell’impianto. Gli ordigni sarebbero stati trovati nelle vicinanze del pontile. Immediata è stata attivata dalla task force da parte della Prefettura della Spezia, che ha chiesto l’intervento dei professionisti del Gruppo operativo subacquei del Comsubin, il nucleo Sdai, specializzato nelle attività di bonifica dei residuati bellici. Ieri mattina, l’intervento nelle acque della baia di Panigaglia (nella foto, un intervento analogo realizzato ad aprile al molo Fornelli) con cui è stato rimosso il potenziale pericolo. "Nell’ambito dell’ottimizzazione operativa del terminale di Panigaglia, durante l’esecuzione di alcune campagne batimetriche per individuare l’eventuale presenza di corpi estranei nell’area soggetta alla riprofilazione del fondale, sono stati rinvenuti alcuni elementi presumibilmente riconducibili a residui bellici presenti sui fondali della baia. L’azienda sta collaborando con gli enti e le istituzioni locali per garantire la rimozione in sicurezza dei materiali" fa sapere Snam, che sottolinea come tale bonifica non andrà a inficiare le attività del rigassificatore spezzino. "Fino al 13 settembre non sono previsti arrivi di navi metaniere, dunque non si rende necessario interrompere l’operatività dello stabilimento" specifica l’azienda. Le attività del nucleo Sdai proseguiranno in questi giorni; gli ordigni, accuratamente spostati dal luogo sensibile, saranno fatti brillare in un’area sicura del golfo.Matteo Marcello