REDAZIONE FIRENZE

Puccini in Sala d’Arme: la mostra de La Nazione sul grande compositore

Un forte legame tra lo storico quotidiano, la città e il Maestro che chiamava Firenze “la mia Capitale“

Una bellissima foto di Giacomo Puccini risalente al 1911, con dedica autografa all’amico Gustavo Giovannetti, musicista, che sarà poi titolare della cattedra di Armonia al Conservatorio Boccherini di Lucca

Una bellissima foto di Giacomo Puccini risalente al 1911, con dedica autografa all’amico Gustavo Giovannetti, musicista, che sarà poi titolare della cattedra di Armonia al Conservatorio Boccherini di Lucca

Firenze, 3 settembre 2025 – Dopo l’anteprima al complesso monumentale di Palazzo Valdina della Camera dei Deputati a Roma e le tappe di Lucca e Pisa, la mostra che La Nazione dedica a Giacomo Puccini arriva a Firenze, città che ebbe un ruolo significativo nella carriera e nella vita del Maestro. L’esposizione sarà ospitata in Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, da oggi al 10 settembre con ingresso gratuito (ore 14.30-18.30).

Il percorso espositivo, curato dal giornalista Maurizio Sessa, propone un viaggio nell’universo pucciniano attraverso 36 pannelli che raccontano, con articoli, immagini, documenti e materiali d’epoca, il rapporto tra il compositore e il quotidiano La Nazione.

La rassegna intende celebrare la doppia ricorrenza: il centenario della scomparsa

del Maestro e il 165° anniversario della fondazione del nostro giornale. L’inaugurazione è in programma oggi alle 11,30 in Sala d’Arme.

La mostra gode del patrocinio del Comune di Firenze ed è realizzata in collaborazione con il Comitato Nazionale per le Celebrazioni Pucciniane, presieduto dal Maestro Alberto Veronesi.

Tra le riproduzioni di documenti più significativi in esposizione: le lettere inviate da Puccini a due amici fiorentini, il marchese Piero Antinori e il conte Giuseppe della Gherardesca; il certificato di battesimo del compositore, proveniente da Lucca; locandine e recensioni delle prime fiorentine, dalla Manon Lescaut del 1894 al Teatro Pagliano fino alla Turandot rappresentata postuma al Politeama nel 1927; costumi storici, come quello della Turandot del 1940 (Archivio Storico Fondazione Cerratelli). Per l’occasione è stato anche realizzato un inserto Speciale da collezione di 64 pagine distribuito oggi in abbinamento gratuito insieme a La Nazione. In Sala d’Arme sarà invece disponibile il catalogo ufficiale della rassegna.