
L’esibizione delle Frecce Tricolore avvenuta sui cieli del golfo spezzino lo scorso 9 agosto. Rete Ambiente ha scritto alle autorità
La Rete Ambiente Altro Turismo torna a mettere nel mirino l’Air Show realizzato il 9 e 10 agosto dalla pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori. Dopo gli affondi delle scorse settimane, la Rete ha inviato una lettera alle massime autorità. "Si chiedeva alle Autorità quali fossero stati gli elementi valutativi che avevano portato a quella autorizzazione, relativa tra l’altro a un evento di puro spettacolo, e quale anche il piano di emergenza approntato in caso di necessità. La cosa ci appare piuttosto seria. A fronte del totale silenzio seguito a tale comunicato – spiegano i rappresentanti – in questi giorni Rete Ambiente Altro Turismo ha provveduto a inviare, questa volta tramite posta certificata, la stessa richiesta, con maggiori dettagli e certi della sua rilevanza, a Prefettura, Capitaneria di Porto, Autorità portuale e amministrazione comunale. Auspicando un esito migliore".
"Vogliamo inoltre rendere noto che le nostre preoccupazioni sono supportate, oltre che dall’evidenza, dal numero di incidenti registrati in fase di addestramento o di esibizione in occasione di vari air show nel mondo. Solo nel presente secolo sono stati registrati più di 150 incidenti, spesso mortali (di qualche giorno fa quello dell’F-16 in Polonia). Riguardo le Frecce Tricolori sono riportati sul web gli esiti di 21 gravi incidenti, con 16 piloti deceduti e 68 vittime tra i civili. E senza, ovviamente, mai coinvolgere un rigassificatore, visto che l’unico in Italia e forse nel mondo in mezzo alle case ce l’abbiamo noi qui, nel nostro caro Golfo ex-dei Poeti. E si può davvero pensare di farci fare intorno acrobazie aeree?"