MATTEO MARCELLO
Cronaca

Fibra ko e ripetitori a singhiozzo. Il sindaco scrive al ministero: "È interruzione di pubblico servizio"

Riccò del Golfo, dopo i disagi, dura lettera di Loris Figoli al dicastero delle Imprese e del Made in Italy "Continui disservizi che compromettono la socialità, la sicurezza, il diritto allo studio e al lavoro agile".

Due lavoratori impegnati in un cantiere per la stesura della rete in fibra ottica. Il sindaco ha scritto al ministero delle Imprese e Made in Italy (. foto di repertorio

Due lavoratori impegnati in un cantiere per la stesura della rete in fibra ottica. Il sindaco ha scritto al ministero delle Imprese e Made in Italy (. foto di repertorio

La rete in fibra incompleta, comunicazioni telefoniche a singhiozzo, cellulari muti per giorni. In diverse parti di Riccò del Golfo i cittadini sperimentano ancora quel digital divide che non permette, ad esempio, di operare in smart working. Una situazione di insofferenza che ha portato il sindaco Loris Figoli a scrivere una dura lettera indirizzata al ministero delle Imprese e del Made in Italy, paventando l’ipotesi di una interruzione di pubblico servizio. "I continui disservizi in ambito della telefonia e comunicazione sul territorio comunale di Riccò del Golfo sono diventati insostenibili – scrive con toni duri nella missiva il primo cittadino riccolese –. Compromettono il lavoro, la socialità, la sicurezza di residenti e turisti, limitano le garanzie sanitarie e di autoprotezione. Ricevo costanti segnalazioni e, a breve, si riaprirà il tema del negato diritto allo studio e al lavoro agile". Il sindaco mette nel mirino il mancato completamento della rete in fibra ottica, sottolineando i presunti ritardi di OpenFiber, e sotto la lente finiscono anche i continui disservizi legati ai ripetitori che dovrebbero coprire il territorio riccolese, l’ultimo dei quali avvenuto proprio pochi giorni fa e ancora in fase di risoluzione. "A una rete in fibra ancora di gran lunga incompleta, dove l’appaltatore nazionale OpenFiber rifiuta il servizio anche laddove la rete sia stata realizzata e collaudata, senza proporre alternative e negando il diritto alla telefonia fissa a intere zone dell’abitato coperto – evidenzia Loris Figoli –, si aggiunge l’assoluta inaffidabilità dei ripetitori della telefonia mobile. Attualmente, a partire dalla notte di martedì 19 agosto, il ripetitore Tim è staccato isolando di fatto il territorio. Quattro giorni consecutivi". Da qui l’appello al ministero delle Imprese e del Made in Italy, sottolineando la gravità della situazione per un territorio che, al pari di altri, vorrebbe mettere al servizio dei cittadini infrastrutture di servizio adeguate. Con il sindaco che non esita a configurare la possibilità di una interruzione di pubblico servizio. "Si attende riscontro, sia in merito ai disservizi evidenziati, che a proposito del venire meno degli standard infrastrutturali realizzati con fondi pubblici, non operativi, per i quali si configura interruzione di pubblico servizio nonché evidente danno erariale" conclude il primo cittadino riccolese.

Matteo Marcello