GROSSETO"Capisco le preoccupazioni dei cittadini, ma è importante sapere come stanno realmente le cose. Quando si parla di antenne e telefonia mobile, molti pensano che sia il Comune a decidere dove vanno installate. Purtroppo, non è così". Inizia così Erika Vanelli (foto), assessore all’ambiente, chiamata in casu da un’Interrogazione di Gabrielli e Pizzuti sull’antenna 5G di Rispescia. "Secondo le leggi nazionali, i Comuni non possono né vietare né imporre la collocazione di un’antenna in un’area specifica - aggiunge -. I gestori presentano i loro piani di sviluppo e, se all’interno di quelle aree il Comune ha delle proprietà, può semplicemente segnalarle. Nulla di più. La materia è regolata a livello centrale, con l’obiettivo di garantire una copertura il più possibile omogenea ed efficiente su tutto il territorio nazionale. È giusto manifestare dubbi, ma è altrettanto giusto indirizzarli a chi ha davvero il potere di decidere. Peraltro, proprio da Rispescia erano arrivate segnalazioni sulla scarsa copertura e più volte richiesto di migliorare la copertura del segnale telefonico, sollecitando l’intervento del Sindaco presso i gestori". Poi chiude: "Infine, ricordo che l’impianto è sottoposto al controllo obbligatorio e vincolante dell’Arpat ovvero viene realizzato solo se Arpat dà parere favorevole dopo verifiche accurate sull’impatto delle emissioni elettromagnetiche, anche in relazione ad altri impianti già presenti nella zona. L’autorizzazione viene rilasciata solo qualora vengano rispettati tutti i criteri di sicurezza per la salute pubblica. Come assessorato all’ambiente, posso ribadire che c’è sempre stata la massima condivisione e pubblicità tanto è che gli atti nei quali si interviene sono sempre stati approfonditi, discussi e condivisi nella IV commissione".
Cronaca"Il Comune non decide sulle antenne"