REDAZIONE FIRENZE

Uragano sulla Toscana, bilancio choc; Rossi: "Aiutateci". Il Forte cancella gli eventi sportivi / VIDEO

Lavoro senza sosta dell'Enel, che ripristina la normale situazione a fatica. Due feriti a Massa Carrara per cancello pericolante. Un totale di almeno 400 milioni di danni, aziende vivaistiche in ginocchio MUORE INTOSSICATO / DISTRUZIONE NELLA VILLA GIOIELLO / DUE FERITE PER CANCELLO DIVELTO / IL CAOS DI FIRENZE / VERSILIA, TANTI DANNI

I danni per il vento nella zona di Prato (Attalmi)

Firenze, 7 marzo 2015 - Quattrocentomila euro di danni e una serie di incidenti "postumi" per cancelli pericolanti e tetti crollati dopo aver subito danni, con anche un paio di feriti. E' pesante, pesantissimo  il bilancio in tutta la Toscana della bufera di vento che ha abbattuto migliaia di alberi, (solo cinquecento a Firenze) e scoperchiato tetti, sfondando auto e danneggiando case. Dalle zone residenziali delle province di Lucca e Pistoia fino alle case delle vacanze in Versilia, sono tantissimi gli edifici che hanno subito danni. E in un momento di crisi come questo, le polemiche si acuiscono perché non si sa al momento chi pagherà per questi gravi danni. Il quadro è dunque impietoso. C'è poi il settore del vivaismo, dove i danni da soli ammontano a trecento milioni di euro e dove sono a rischio seimila posti di lavoro. Le istituzioni hanno fatto il punto della situazione con il governatore Enrico Rossi

MIGLIAIA DI FAMIGLIE SENZA LUCE E ACQUA - Il problema principale resta ancora quello del black out. Stamani sono ancora 9mila le famiglie che non possono accendere la luce. Un disagio senza fine. Una testimonianza da Marliana aveva parlato proprio a La Nazione dei tanti disagi. Il disservizio riguarda soprattutto le province di Arezzo, Lucca e Pistoia mentre nelle altre, spiega Enel, "sono praticamente risolte tutte le situazioni critiche di media tensione e si sta procedendo con gli interventi mirati sulle linee di bassa tensione". Enel conta di fare altrettanto in giornata per l'Aretino, il Pistoiese e la provincia di Lucca. "Complessivamente - aggiunge la società - sono già stati installati più di 70 gruppi elettrogeni e sono stati effettuati circa 600 piani di lavoro, un numero di interventi pari alla mole di operazioni che usualmente si svolge nell'arco di 20 giorni". Il forte vento giovedì scorso aveva lasciato al buio 200.000 utenze.  

GLI INTERVENTI DEI VIGILI DEL FUOCO - Dal 4 marzo scorso, inizio dell'emergenza per il maltempo in Toscana, i vigili del fuoco hanno effettuato quasi tremila interventi e ne rimangono ancora da smaltire più di 3500: le richieste non si sono infatti arrestate anche se sono in calo. Al lavoro 570 uomini dei comandi toscani dei vigili, cui si aggiungono i 77 giunti da fuori regione, mentre sono 113 i veicoli di soccorso impiegati. È quanto si spiega dalla direzione regionale toscana dei vigili del fuoco che coordina gli interventi proseguiti anche la notte scorsa.

ROSSI: "URAGANO CI HA COLPITO, AIUTATECI" - Ammontano a 400 milioni di euro i danni causati dal vento che ha colpito la Toscana. Sono le prime stime della Regione riferite dal governatore Enrico Rossi, che ha svolto una serie di visite, toccando la Versilia, Scarperia in Mugello. «Faremo meglio i conti nei prossimi giorni - ha spiegato - ma denunciamo un bisogno di aiuto. Vogliamo che a livello nazionale si capisca che il vento non ci ha solo spettinato i capelli. È stato un vero e proprio uragano quello che ha colpito la Toscana». Il governatore ha ricordato: «Abbiamo dichiarato subito lo stato di emergenza su tutta la regione, che consente la mobilitazione della Protezione civile e di avviare le procedure per le somme urgenze da parte dei sindaci. Inizia così la procedura formale per la certificazione dei danni a imprese, strutture pubbliche e private, da parte dei Comuni». Secondo Rossi «il conto finale dei danni lo avremo quando ci arriveranno queste certificazioni e ci vorrà una settimana circa».

I DANNI ALL'AGRICOLTURA - Ammontano a circa 300 milioni di euro, secondo una prima stima di Coldiretti, i danni in Toscana dove il settore florovivaistico è stato pesantemente colpito dal maltempo, con coltivazioni spazzate via, serre distrutte, centinaia di aziende che rischiano di chiudere con migliaia di lavoratori a rischio. Secondo quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti, che chiede l'immediato avvio delle procedure per la dichiarazione di calamità naturale, il maltempo ha colpito l'intera campagna toscana, in particolare nella provincia di Pistoia e Versilia, danneggiando oliveti e vigneti. Ma sono stati spezzati anche alberi ornamentali e piante forestali, con intere pinete andate perdute. Interessata dal maltempo anche l'attività di allevamento con stalle scoperchiate e silos piegati. "Per il settore vivaistico - sottolinea la Coldiretti - è stato un vero disastro anche perché le consegna delle piante in tutto il mondo, che avvengono proprio in questo periodo, non potranno essere effettuate e c'è il rischio di una perdita dei mercati anche per il futuro. Interi vivai sono andati perduti, le serre scoperchiate, le piante divelte e si registra una vera e propria strage di gemme dalle piante, pronte alla produzione primaverile".

FIRENZE, CINQUECENTO ALBERI ABBATTUTI - Una strage di alberi a Firenze. Oltre cinquecento tra quelli andati giù e quelli da abbattere. Il Comune lavora senza sosta ma deve chiudere le strade per togliere gli alberi pericolanti. Questo crea gravi disagi al traffico e quella di venerdì 6 è stata una giornata campale per girare in auto. Lungarno Ferrucci e viale Michelangelo sono stati chiusi a lungo. Il Giardino di Boboli riaprirà martedì 10 marzo solo nella parte cinquecentesca. Scatta la chiusura dei parchi cittadini. In particolare Le Cascine, dove non si svolgerà la fiera quaresimale. Danni anche al parco di villa Demidoff, altro polmone verde

PISTOIA, DANNI AL VIVAISMO E A UNA VILLA-GIOIELLO - Il settore del vivaismo, settore trainante dell'economia a Pistoia, vive momenti tremendi dopo l'uragano. Molte ditte grandi e piccole sono letteralmente in ginocchio, hanno le serre danneggiate e le piante distrutte. Si parla di un danno di almeno trecento milioni di euro e seimila posti di lavoro a rischio. Le categorie si consultano sul da farsi mentre sempre a Pistoia 200 ulivi secolari sono stati sradicati alla Fattoria di Celle, dove sono custodite opere d'arte di grande valore dell'arte moderna. A Marliana, probabilmente per i gas di scarico di un gruppo elettrogeno, un uomo è morto intossicato dal monossido di carbonio.

AREZZO, CROLLA CAMPANILE - La provincia di Arezzo si trova a fare i conti con milioni di euro di danni. E oltre alle tante criticità in tutta la provincia c'è da segnalare che è crollato un campanile del Seicento a Cortona. I vigili del fuoco in queste ore stanno svolgendo un vero super-lavoro per riuscire a coprire tutti gli interventi. Cinquecento circa le chiamate. 

MASSA CARRARA, DUE FERITI PER CANCELLO PERICOLANTE - Un cancello reso instabile dal vento è caduto e ha ferito zia e nipote. L'anziana è la più grave. E' accaduto a Serricciolo di Aulla. Per il resto tutta la costa massese e carrarina ha dovuto fare i conti con tetti scoperchiati e danni vari. Dopo l'alluvione del Carrione, Carrara dunque fa i conti una volta di più con una nuova calamità naturale. 

VERSILIA - Sono state annullate a Forte dei Marmi tutte le manifestazioni sportive in programma nei prossimi giorni. Stop anche al famoso e frequentato mercato settimanale di mercoledì prossimo in Piazza Marconi, che è stata dichiarata inagibile. La situazione, a distanza di due giorni, è ancora d' emergenza. Il sindaco Umberto Buratti comunica che anche l'ottava edizione della Cronosquadre della Versilia, Michele Bartoli in programma domenica 15 marzo sul litorale, è stata soppressa, così come l'esibizione di spinning, prevista sabato 14 al Palazzetto dello Sport che è stato chiuso per inagibilità e dove è stata annullata la partita che l'Hockey club Forte dei Marmi avrebbe dovuto disputare martedì prossimo. Inoltre,spiega il sindaco, "abbiamo comunicato al Comune di Camaiore le nostra impossibilità ad ospitare per la parte di competenza il tracciato della prima tappa della Tirreno Adriatico, in programma mercoledì 11 marzo". "Siamo veramente dispiaciuti di dover rinunciare a queste manifestazioni - prosegue il sindaco - ma le condizioni del paese non possono in alcun modo sostenere il loro svolgimento. Non solo, ma crediamo che non sia neppure giusto in un momento così critico e doloroso per tutti, dedicare attenzione e risorse umane a qualsiasi attività che non sia quella del ripristino della sicurezza del territorio".