La Versilia conta i danni. Rossi visita la Versiliana, Moratti: "Amarezza e dispiacere"

Controlli contro gli sciacalli a Forte dei Marmi. Tubi del gas e dell'acqua rotti per lo sradicamento di alcuni alberi. La Versiliana non sembra comunque aver subito danni strutturali / I NOBILI SI MOBILITANO E PREMIANO CHI AIUTA A RIMEDIARE AI DANNI / VERTICE IN PREFETTURA CON IL SOTTOSEGRETARIO / CONTROLLI ANTISCIACALLI AL FORTE / LA VISITA DI ENRICO ROSSI ALLA VERSILIANA / CENTINAIA DI ALBERI ABBATTUTI / FOTOGALLERY / FORTE DEI MARMI, I DANNI DEL MALTEMPO / DEVASTAZIONE A PIETRASANTA: VIDEO

Centinaia i pini caduti

Centinaia i pini caduti

Viareggio, 6 marzo 2015 - Lotta di classe a Forte dei Marmi. Mentre il governatore Enrico Rossi fa visita (?) al devastato parco della Versiliana, a Marina di Pietrasanta, se la prende con la stampa nazionale "che pensa solo ai cipressi di Bolgheri e ai pini di Moratti", l'ex presidente dell'Inter parla di casa sua: "Mi hanno mandato delle fotografie, è pazzesco: quello che è successo fa davvero impressione.... Ci sono grande amarezza e dispiacere".

«Facciamo le nostre vacanze al Forte - racconta Moratti - da tanti anni, e prima eravamo a Viareggio, quindi non molto lontano. Una cosa del genere non l'ho mai vista, e l'aspetto incredibile è che il vento pare avere mirato proprio Forte dei Marmi: da quello che so Viareggio non è stata colpita. Io - prosegue - all'interno della proprietà ho una pineta, che tra l'altro iniziammo a tirare su proprio noi una trentina di anni fa: era bellissima ed ora è crollata quasi tutta. Un dolore, ma c'è anche il desiderio di ricostruire e riportare tutto alla bellezza di prima, come immagino sia nello spirito di tutti coloro che sono a Forte dei Marmi. È stato come un terremoto - conclude Moratti - il vento si è concentrato sul Forte e non ha mollato fino a che non ha fatto tutti questi guai. Comunque, se riapriranno le strade chiuse per gli alberi caduti, già domani proverò ad andare a controllare di persona i danni". E al Forte, con particolare attenzione alla zona di Roma Imperiale, si sono viste molte auto con targa straniera ronzare per le strade del paese. Ecco perché già da oggi sono partiti i controlli antisciacalli delle forze dell'ordine.

Moratti, ma non solo: in questo fine settimana saranno molti i vip, i vippini e gli aspiranti tali che andranno a controllare la situazione delle loro case. Idem per "noi gente comune", col timore magari di trovare l'appartamentino al mare conquistato con anni di fatica travolto da un pino. Mica improbabile: sono così tanti, in Versilia, da fare paura. Peccato che la manutenzione sia un optional, da parte di molti privati e del pubblico. Un esempio: a Lido di Camaiore un grosso ramo di pino pericolante, sospeso proprio in mezzo a una strada (via Medaglie d'oro), è rimasto lì per giorni e giorni dopo che la segnalazione era stata fatta agli organi competenti. Ci ha pensato l'uragano a toglierlo di mezzo, insieme a mezza pineta del Villaggio Benelli, dove comunque ogni libecciata portava via rami a sfare e a volte interi alberi.

Umberto Buratti, sindaco di Forte dei Marmi, una delle località meta di vip in Toscana, è al lavoro nelle strade devastate dal vento a dirigere le operazioni di rimozione di alberi e detriti mentre racconta come sta vivendo la sua città e i suoi ospiti il dopo-maltempo: "Alcuni proprietari di seconde case sono già venuti, altri mi hanno fatto sapere di aver rimandato, e magari verranno domenica, perché non vogliono creare più problemi di quelli che già abbiamo". "Stiamo facendo liberare le strade - spiega - ma ci sono località che non abbiamo ancora raggiunto. Ci sono diverse case danneggiate ma non ne abbiamo ancora contezza perché in molti casi, trattandosi di case di villeggiatura, sono disabitate e non abbiamo avuto segnalazioni. Ci sono tubi del gas o dell'acqua rotti perché gli alberi cadendo hanno sollevato il terreno". Sono almeno un migliaio, secondo le stime di ieri, gli alberi abbattuti dal vento nella sola Forte dei Marmi. "La città ha cambiato volto - aveva detto subito il sindaco Buratti -: sembra passata un'esplosione nucleare". La tempesta di vento che ha colpito l'altra notte tutta la Versilia ha causato 'una catastrofe' al Forte: almeno 'il 50% degli alberi' ha subito danni.

Alberi che, per carità, non contano quanto una vita umana ma hanno una loro storia. Secolare, talvolta. E che hanno contribuito alla forza di un paesaggio tanto amato da molti vacanzieri. 

Tra i luoghi-simbolo presi a cazzotti dal vento di grecale che nella notte ha sconvolto la riviera, la Versiliana tanto cara a D'Annunzio è in testa, ma come dimenticare il parco di villa Le Pianore, lo storico tennis Italia del Forte, la chiesa di Santa Croce in centro a Camaiore, con il campanile letteralmente volato via? E ancora il parco dell'ospedale Versilia, la pineta del Villaggio Benelli e tanto altro ancora. Fosse stata ancora in piedi Bussoladomani, il grecale l'avrebbe portata via.

Ma la Fondazione La Versiliana comunica che il Teatro, la Villa La Versiliana, lo spazio Caffè e la Fabbrica dei Pinoli non sembrano aver subito danni strutturali, ma verifiche più approfondite saranno effettuate nei prossimi giorni. Anche le piante dell'area del Festival hanno resistito e la Fondazione prosegue quindi con le proprie attività di organizzazione del Festival 2015. "Vedere le critiche condizioni della pineta della Versiliana è un colpo al cuore di tutti i versiliesi e non solo - commenta la presidente della Fondazione La Versiliana Dianora Poletti - ma l'impegno della Fondazione La Versiliana sarà anche quello di fare la propria parte per il ripristino della pineta che costituisce la cornice e dà il nome al Festival. Per questo intendiamo studiare iniziative per coinvolgere i tanti amici della Versiliana, tra cui le tante personalità che frequentano il nostro festival, affinché questo polmone verde, patrimonio di tutti, torni ad essere splendente".

C'è poi il comparto agricoltura a piangere: pomodori e zucchine, che qui costituiscono primizie che finiscono ai mercati e danno da lavorare a molte aziende agricole, erano stati appena piantati e le piantine sono letteralmente volate via. Tra Pietrasanta e Camaiore (compresa Capezzano Pianore), ma anche a Viareggio e a Massarosa, la Cia, Confederazione italiana agricoltori, ha calcolato che l'80% delle serre ha riportato danni. "Purtroppo siamo di fronte ad un danno produttivo oltre che economico con interi raccolti andati distrutti - spiega l'agronomo Massimo Gragnani - visto che il vento nello scoperchiare le serre ha bruciato le colture e le primizie, per lo più pomodori e zucchine, che i contadini avevo piantato nelle scorse settimane, colture che rappresentano nella maggior parte dei casi la fonte principale di reddito per buona parte degli agricoltori".

Non resta che rimettere in piedi la Versilia. Fra un mese sarà Pasqua: sarebbe bello essersi rialzati ancora una volta in tempi brevi, magari con l'aiuto anche della Regione. Pensando a interventi concreti e senza curarsi di quello che non ha importanza, tipo l'attenzione dei media a quello o all'altro aspetto, pensando magari all'allerta data da fonte (a proposito) regionale che era "moderata" e arrivata a pomeriggio inoltrato, quando ormai c'era ben poco da fare.

Luca Boldrini