LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Conclave con vista sulla Verna. “Non tifiamo ma se fosse francescano...”. Pizzaballa ha qui il maestro di 104 anni

Attesa nel santuario per la scelta del Papa. Il Guardiano: “Ci aspettiamo un uomo di fede vicino alla gente”. Quel cardinale sbocciato nel santuario. “È salito da noi dopo la nomina per una benedizione del suo prof”

Conclave con vista sulla Verna. “Non tifiamo ma se fosse francescano...”. Pizzaballa ha qui il maestro di 104 anni

Arezzo, 7 maggio 2025 – “Non facciamo il tifo per nessuno, ma certo se fosse un francescano saremmo contenti”. Nessun pronostico, semmai l’auspicio che alla Verna rimbalza tra i luoghi del Santo e guarda verso Roma. Guido Fineschi, padre guardiano del Santuario dosa prudenza e un pizzico di “se fosse” ma senza esagerare. Del resto, l’eredità di Papa Bergoglio che ha scelto di chiamarsi come il poverello di Assisi “non è facile da raccogliere”.

Ma oggi la preghiera della comunità francescana si concentra sul Conclave e su chi ne uscirà con la veste bianca: in realtà, già da ieri è iniziata la liturgia per “l’elezione del romano pontefice” secondo il formulario richiamato in ogni Messa della giornata. Ma c’è una traccia più profonda che lega La Verna ai giorni del Conclave: Pierbattista Pizzaballa, francescano dell’ordine dei Frati Minori, ha vissuto l’anno di noviziato nel Santuario, poi concluso con la professione dei voti, nel 1985. Un legame che nel tempo non si è mai interrotto, perchè qui, tra le pietre e le celle del convento, Pizzaballa ha seguito il percorso di formazione con Fra Alessio Martinelli, docente di Teologia a Bologna. Il suo “prof” che ha tagliato il traguardo dei 104 anni e al quale ha voluto chiedere una benedizione pochi giorni dopo la nomina a cardinale, nel settembre 2023.

Pizzaballa sale al Sacro Monte e trascorre due giorni in comunità, preparandosi alla missione alla quale Papa Francesco l’aveva chiamato. Il saluto all’anziano professore e padre spirituale è un avvenimento che nel santuario i religiosi rievocano nei giorni del Conclave. Ma il richiamo della Verna risale al 2010: Pizzaballa chiede una mano ai frati per il noviziato dei custodi della Terra Santa e la loro professione dei voti, giovani religiosi da formare proprio nel Santuario dove l’allora Custode della Terra Santa aveva studiato.

Fra Daniele Feligioni, sacrista della Verna, ricorda quel giorno d’autunno quando il francescano Pizzaballa arriva alla Verna indossando la berretta cardinalizia, celebra la Messa nella Cappella delle Stimmate e condivide i ritmi semplici della comunità. In piazza San Pietro Fra Daniele ha partecipato ai funerali di Papa Francesco in rappresentanza del Santuario, “un’esperienza di grande spiritualità vissuta in mezzo alla gente che amava, che ama Papa Francesco. Un grande grazie dai potenti, dagli uomini di chiesa ma specialmente dalla sua gente: anziani adulti giovani e bambini. Sicuramente tanti ultimi della società che lui aveva messo allo stesso livello di tutti. Davanti a Dio tutti siamo unici e importanti e Papa Francesco ce l’ha ripetuto lungo tutto il suo pontificato”.

L’attesa del nuovo pontefice la vive con serenità: “Ora aspettiamo un uomo di fede, spirituale che sia vicino alla gente. Il mio candidato sarà quello che Dio vorrà perché Lui sceglie sempre il Papa giusto per noi”. È la linea della comunità francescana che Fra Guido rilancia: “In questi giorni ci siamo uniti in preghiera insieme al vescovo Andrea nella Messa in Cattedrale e ci stiamo preparando ad accogliere il Pontefice che i cardinali eleggeranno”. Oggi la prima votazione nella Cappella Sistina, con gli occhi del mondo puntati sul comignolo del Vaticano. La fumata non uscirà prima delle 19 e difficilmente sarà bianca, anche se i pronostici prevedono tempi brevi per il successore di Bergoglio. Ma nel dubbio, il sale della fede, La Verna prepara le campane, pronta a scioglierle all’annuncio più atteso. Come dodici anni fa, quando dalla terrazza sbucò il sorriso di Francesco. Come oggi, quando tra i cardinali potrebbe spuntare il sorriso di Pizzaballa.