
Guardia di Finanza
Arezzo, 26 giugno 2025 – Gdf Arezzo: 251° anniversario: bilancio operativo dal 1° gennaio 2024 al 31 maggio.
Impegno “a tutto campo” contro la criminalità’ a tutela di cittadini e imprese. Nel 2024 e nei primi 5 mesi del corrente anno, le Fiamme Gialle di Arezzo hanno eseguito 375 interventi ispettivi e 221 indagini, per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno “a tutto campo”, a tutela di famiglie e imprese e a sostegno dello sviluppo del paese.
Contrasto delle frodi e dell’evasione fiscale interventi sempre più mirati e selettivi, fondati sull’incrocio tra banche dati fiscali e di polizia, sul controllo economico del territorio e sulle risultanze delle indagini di polizia giudiziaria e valutaria, nei confronti dei contribuenti ad elevata pericolosità fiscale e, in particolare, verso coloro che pongono in essere condotte fraudolente e illeciti a carattere internazionale. è confermata la strategia adottata dal corpo, per arginare i più gravi e diffusi fenomeni di illegalità tributaria e tutelare l’economia sana dall’illecita concorrenza di chi froda il fisco e dai grandi evasori.
Nel periodo in esame, sono stati scoperti 97 evasori totali, ossia soggetti esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti all’amministrazione finanziaria e 560 lavoratori in “nero” o irregolari. 83 sono i datori di lavoro verbalizzati, per aver impiegato manodopera irregolare.
Il tutto a testimonianza dell’impegno nel contrastare il lavoro “nero”, in grado di generare distorsioni della concorrenza, in danno degli operatori economici che operano nel rispetto della legge. i soggetti denunciati per reati fiscali sono 71.
Le proposte di sequestro, tuttora al vaglio dell’autorità giudiziaria, ammontano a circa 16.847.632 di euro. Sono 8 i casi di evasione fiscale internazionale scoperti. E’ stata, infatti, intensificata la ricerca di “stabili organizzazioni occulte” presenti sul territorio provinciale e riconducibili a soggetti economici stranieri, fenomenologia che ha conosciuto una notevole diffusione con l’affermarsi della “digital economy”.
In questo contesto, sono state individuate stabili organizzazioni occulte, attive nel settore delle locazioni e servizi turistici, riconducibili a soggetti economici stranieri e che operavano sul territorio nazionale.
Si tratta di società con sedi in paesi aventi una tassazione inferiore rispetto a quella italiana, che offrivano tramite piattaforme online, ad una vasta clientela perlopiù straniera, servizi di intermediazione per locazioni turistiche, pubblicizzando e promuovendo migliaia di case vacanze di alta gamma, in buona parte ubicate in toscana, senza pagare le imposte dovute. in altri casi, la “stabile organizzazione occulta”, pur riconducibile ad una società estera, aveva assunto la veste formale di semplice ramo aziendale di quest’ultima, nonostante l’impiego, nel nostro paese, di una “struttura economica permanente”, costituita da personale e mezzi che erano impiegati nell’organizzazione e nell’esecuzione di servizi turistici che venivano promossi e commercializzati dalla società estera, attraverso un sito internet, nei confronti di clienti stranieri.
E’ di tutta evidenza come tale fenomeno sia estremamente lesivo per l’economia, in termini sia di minori entrate da poter destinare alla spesa pubblica nazionale, che di concorrenza sleale nei confronti degli operatori italiani che operano nel rispetto delle regole. I controlli in questione hanno consentito all’erario la riscossione di imposta dovuta pari a 11.443.565 euro, anche in relazione all’avvenuta regolarizzazione, nel nostro paese, della posizione fiscale dei soggetti interessati.
Sono state avanzate 106 proposte di cessazione di partita iva e di cancellazione dalla banca dati vies, nei confronti di soggetti economici connotati da profili di pericolosità fiscale, riconducibili anche a società cosiddette “apri e chiudi”, costituite strumentalmente per evadere le imposte.
Non è mancata l’attenzione delle fiamme gialle aretine per la tutela della libera concorrenza del mercato e per assicurare il monitoraggio dei prezzi, nonché per contrastare le condotte fraudolente nel settore dei prodotti energetici.
Sono 67 i controlli in materia di circolazione dei prodotti sottoposti ad accise. numerosi quelli sul rispetto della normativa in tema di trasparenza dei prezzi al consumatore, con 74 violazioni riscontrate, per irregolarità nella disciplina della pubblicità dei prezzi del carburante (per l’omessa comunicazione periodica al ministero delle imprese e del made in italy del prezzo effettivamente praticato).
Tutela della spesa pubblica la guardia di finanza ha dedicato una particolare attenzione agli illeciti in materia di spesa pubblica e a tutte le condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza, che devono connotare l’azione della pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse dell’unione europea e nazionali, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni.
Le direttive impartite mirano, in via prioritaria, al presidio dei progetti e degli investimenti finanziati con risorse del piano nazionale di ripresa e resilienza. In tale ambito sono stati eseguiti numerosi interventi orientati a verificare la spettanza a cittadini e imprese di crediti d’imposta, di contributi e finanziamenti, oltreché la corretta esecuzione delle opere e dei servizi oggetto di appalti pubblici.
In questa ottica, sta proseguendo la collaborazione interistituzionale tra il comando provinciale, l’azienda usl toscana sud est, la provincia di arezzo, il comune capoluogo e gli altri comuni della provincia maggiormente interessati da progetti finanziati con fondi del p.n.r.r., con i quali sono stati stipulati specifici protocolli d’intesa, così da rafforzare l’attività di analisi e di controllo posta in essere dalla guardia di finanza, quale forza di polizia economico-finanziaria.
Referente: col. walter mazzei; contatti: 3356194116 pagina 2 i 91 controlli, sinora svolti, hanno riguardato, principalmente, soggetti economici che vantano crediti fiscali (anch’essi finanziati con il pnrr), inerenti a costi per “ricerca e sviluppo” e per l’“acquisto di beni strumentali”.
Tali attività hanno consentito di riscontrare indebite compensazioni di crediti d’imposta e finanziamenti e/o contributi percepiti per oltre 2.384.621 euro, in quanto risultati non spettanti in base ai presupposti soggettivi e/o oggettivi e/o procedurali previsti dalla normativa che ne disciplina il riconoscimento. Gli importi sono stati segnalati all’agenzia delle entrate per il recupero del quantum sottratto a tassazione.
L’attività del corpo nel comparto della spesa pubblica è orientata, inoltre, a vigilare sul corretto utilizzo delle risorse nazionali e dell’unione europea, per la realizzazione di iniziative a sostegno delle imprese e delle famiglie.
Nel complesso, sono 127 gli interventi svolti a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, da quelli finanziati dall’unione europea a quelli degli enti locali. Complessivamente, ad oggi, è di quasi 5 milioni di euro l’ammontare dei crediti d’imposta della specie, oggetto di approfondimento da parte dei reparti del corpo nella provincia di Arezzo.
Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, nel periodo in esame, l’attività del corpo è stata indirizzata al contrasto dei fenomeni di illecita percezione del “reddito di cittadinanza”.
Gli interventi, sia di iniziativa, sia orientati da mirate analisi di rischio sviluppate dai reparti speciali del corpo, sono stati indirizzati, in maniera puntuale e selettiva, nei confronti delle posizioni (ben 59) connotate da concreti elementi di rischio ed hanno permesso di intercettare 370.288 euro di erogazioni indebitamente percepite e 191.537 euro di aiuti richiesti e non ancora riscossi, nonché di segnalare 53 soggetti all’autorità giudiziaria, per le ipotesi di reato di falso, previste dalla normativa di settore.
Contrasto della criminalità organizzata ed economico-finanziaria nell'attività di contrasto alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria, l’azione del corpo mira a prevenire e contrastare le infiltrazioni criminali nell'economia legale e, contemporaneamente, a tutelare il libero mercato e il rispetto delle regole della sana concorrenza.
In materia di riciclaggio e autoriciclaggio, anche attraverso l’investigazione di flussi finanziari sospetti segnalati dagli operatori del sistema di prevenzione antiriciclaggio, sono stati eseguiti 200 interventi che hanno portato alla denuncia di 6 persone e al sequestro/confisca di beni per un valore di 1.830.883 di euro. il valore del riciclaggio accertato si è attestato sui 7.868.592 euro.
In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 30 soggetti. sono stati eseguiti 1.082 accertamenti, a seguito di richieste pervenute dai prefetti della repubblica, parte riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia. Sul versante della tutela del mercato dei beni e dei servizi, è stato siglato, tra questo comando provinciale e la locale camera di commercio, un protocollo d’intesa per tutelare l’economia legale, i distretti produttivi del territorio e i consumatori.
Attraverso questo accordo sarà quindi possibile individuare profili di rischio nei settori più rilevanti per l’economia del territorio, implementare azioni preventive e condurre operazioni congiunte a tutela dei distretti industriali.
Sono state effettuate investigazioni volte a contrastare il fenomeno della contraffazione di marchi registrati, l’usurpazione di indicazioni di origine e di qualità delle merci, le false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti agli standard di sicurezza previsti e le violazioni alla normativa sul diritto d’autore.
I reparti operativi hanno effettuato 43 interventi e sottoposto a sequestro oltre 80 mila prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in italy e/o non sicuri, segnalando agli uffici competenti 35 soggetti.
Operazioni di soccorso e concorso nei servizi di ordine e sicurezza pubblica nel quadro della più ampia missione di concorso alla sicurezza interna ed esterna del territorio provinciale, la guardia di finanza assicura un’efficace azione di contrasto ai traffici illeciti di stupefacenti e dei rifiuti, spesso di dimensioni nazionali ed internazionali. relativamente al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, sono 34 gli interventi effettuati, che hanno permesso di sequestrare circa 2 kg. di varie sostanze stupefacenti, con la segnalazione alle autorità competenti (procura della repubblica e prefettura) di 61 soggetti, dei quali 19 sono stati sottoposti a misure cautelari personali, 23 denunciati a piede libero e ulteriori 19 segnalati alla prefettura.
L’impegno concorsuale del corpo nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica continua ad essere garantito nell’ambito della gestione delle manifestazioni pubbliche e di eventi di particolare rilevanza, in aderenza alle decisioni assunte in seno al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Per ciò che attiene al controllo del territorio, sono molteplici i servizi svolti in materia di pubblica utilità “117” (oltre 4.200 giornate/uomo), nonché quelli svolti nell’ambito del concorso all’ordine ed alla sicurezza pubblica, disposti dall’autorità provinciale di p.s.