Toscana messa in ginocchio dal maltempo, la conta dei danni: Rossi stima 400 milioni di euro

Il punto zona per zona nelle aree più colpite. Ancora 16mila abitazioni senza corrente. Albero sulla linea elettrica a Incisa, ripresa la circolazione ferroviaria sulla Firenze-Roma. Florovivaismo in ginocchio. Allarme dell'Arpat per l'eternit: ecco le istruzioni / AGRICOLTURA: LA MAPPA DEI DANNI PROVINCIA PER PROVINCIA / DIRETTA TWITTER

Si lavora per tamponare i danni del maltempo (foto Umicini)

Si lavora per tamponare i danni del maltempo (foto Umicini)

Firenze, 6 marzo 2015 - Il giorno dopo un bel sole beffardo ride sulla Toscana messa in ginocchio dal vento di ieri. Decine di milioni di euro di danni tra quelli alle strutture e quelli all'agricoltura, senza contare il patrimonio "verde" sconvolto. E che dire di quello storico? Feriti i cipressi di Bolgheri, devastato il parco della Versiliana tanto caro a D'Annunzio, distrutte le mura quattrocentesche del bellissimo convento di San Niccolò a Prato. E un morto, a Lucca, una vittima che fa riflettere sullo stato della manutenzione delle nostre strade sempre più flagellate da frane e smottamenti.

Ma viene da riflettere anche sugli eventi meteo sempre più estremi che colpiscono la regione: dopo una stagione da allagamenti biblici, il vento che ha superato i 160 km/h. Roba da Alaska, non da Toscana.

In tutto questo, c'è la conta dei danni, lo stato di calamità chiesto dal presidente della Regione, Enrico Rossi, ma anche l'allarme eternit lanciato dall'Arpat: "Per attivare gli interventi - spiegano dall'agenzia regionale - è necessario che i cittadini si rivolgano al Comune e/o alla Polizia municipale che, se necessario, provvederanno ad attivare la Sala operativa di Arpat sulla base delle priorità di intervento". Oggi i sindaci dei comuni interessati dovrebbero diramare le istruzioni più adatte ad ogni situazione, ma intanto dall'Arpat arrivano alcune regole generali in caso di eternit smosso dal vento e da rimuovere: "In attesa dei provvedimenti e degli interventi di rimozione - si legge nella nota Arpat - è raccomandata la bagnatura dei materiali contenenti amianto danneggiati, frantumati e/o che hanno subito rotture in quanto tale operazione rappresenta il primo intervento che si può mettere in atto per evitare la eventuale dispersione di fibre nell’ambiente; evitare qualsiasi azione che produca ulteriore rottura o frantumazione; attuare quanto previsto dai provvedimenti che saranno adottati dal sindaco".

ROSSI STIMA DANNI PER 400 MILIONI DI EURO - Secondo le prime stime della Regione riferite dal governatore Enrico Rossi, che ha svolto una serie di visite, toccando la Versilia, Scarperia in Mugello ammontano a 400 milioni di euro i danni causati dal vento che ha colpito la Toscana. "Faremo meglio i conti nei prossimi giorni - ha spiegato - ma denunciamo un bisogno di aiuto. Vogliamo che a livello nazionale si capisca che il vento non ci ha solo spettinato i capelli. È stato un vero e proprio uragano quello che ha colpito la Toscana". Il governatore ha ricordato: "Abbiamo dichiarato subito lo stato di emergenza su tutta la regione, che consente la mobilitazione della Protezione civile e di avviare le procedure per le somme urgenze da parte dei sindaci. Inizia così la procedura formale per la certificazione dei danni a imprese, strutture pubbliche e private, da parte dei Comuni". Secondo Rossi "il conto finale dei danni lo avremo quando ci arriveranno queste certificazioni e ci vorrà una settimana circa". "Ci stiamo adoperando per trovare una soluzione per le imprese. Per questo stamani ho parlato con il vicepresidente della Bei, la Banca europea per gli investimenti, Dario Scannapieco, che ha dato disponibilità per uno stock di finanziamenti alle banche toscane in modo da praticare interessi bassi alle imprese. Come Regione stiamo ragionando per abbassarli ancora di più". Ha poi detto il presidente della Regione Enrico Rossi facendo oggi il punto della situazione dopo l'ondata di maltempo. "Questo stock di finanziamenti andranno alle banche che individueremo con un apposito bando di interessi. Questo permetterà di mettere a disposizione fondi a alle imprese a tasso più basso è un pò meno basso alle Pa". Rossi ha poi precisato che questi interventi non riguardano invece "le civili abitazioni".

IL SETTORE DEL FLOROVIVAISMO IN GINOCCHIO - "Oltre 300 milioni di danni, con il 30% delle aziende florovivaistiche del territorio pistoiese, della provincia di Prato e della Versilia che rischia di non riaprire". È il bilancio di Confagricoltura, Coldiretti e Cia, il giorno dopo l'ondata di vento. "I dati sono allarmanti oltre ogni misura. Facendo una stima che ancora non può dirsi definitiva - spiegano in una nota le tre associazioni - possiamo affermare che è a rischio un indotto che si aggira intorno ai 6 mila lavoratori. Molte aziende del territorio hanno subito danni superiori all'80%". "Apprezziamo la vicinanza dimostrata dal governatore della Toscana Enrico Rossi e la dichiarazione da parte della Giunta dello stato di calamità - spiegano i presidenti regionali Francesco Miari Fulcis (Confagricoltura ), Tullio Marcelli (Coldiretti) e Luca Brunelli (Cia) - ma auspichiamo che non venga meno l'aiuto concreto delle istituzioni". Nella provincia di Pistoia sono 1.300 le aziende di florovivaismo attive che occupano una superficie di oltre 6 mila ettari con un indotto di circa 12 mila lavoratori. Secondo le associazioni è stata colpita duramente anche la floricoltura in Versilia: oltre l'80% delle serre sono state danneggiate o distrutte. Situazione simile per le serre a Prato.

ELETTRICITA' - Prosegue l’impegno straordinario dei tecnici Enel in Toscana per fronteggiare i danni sulla rete elettrica causati dalla forte ondata di maltempo. La situazione è in graduale miglioramento. Alle 20 erano meno di 16 mila le utenze disalimentate su tutto il territorio regionale. Permangono situazioni di criticità nelle province di Arezzo, Lucca, Pistoia, casi limitati nel pratese, nel fiorentino, nel grossetano e in misura minore negli altri territori della regione. Questo il dettaglio delle dieci province toscane: circa 3.500 disalimentati nell’aretino tra i territori di Sansepolcro, Cortona, Castiglion Fiorentino, Lucignano, Pieve Santo Stefano, Terranuova Bracciolini e Loro Ciuffenna; circa 5.000 nel pistoiese tra la montagna pistoiese, la piana pistoiese e gruppi di utenze più circoscritti a Pescia, Montale e Massa e Cozzile; circa 6.000 nella provincia di Lucca tra la Garfagnana e la Versilia sulle colline di Camaiore, Massarosa, Stazzema, Pietrasanta e gruppi più circoscritti a Capannori. In Garfagnana, in alcune aree della Versilia e nella montagna pistoiese permangono ancora strade inagibili, Enel sta collaborando con Comuni e Protezione Civili per raggiungere luoghi di intervento. Vi sono poi situazioni più limitate nella provincia di Firenze con circa 200 utenze nel Mugello tra le località Ponzalla e Lumena nel comune di Scarperia e San Piero a Sieve e la frazione di Santa Maria nel comune di Vicchio, oltre a qualche disservizio a macchia di leopardo nel resto del territorio mugellano. Nel pratese ci sono interventi a Vernio, Cantagallo e Montemurlo; nel grossetano ad Arcidosso, Gavorrano, Manciano, Scansano; nel senese a Monticiano; nel pisano a San Miniato e Capannoli; sul territorio di Massa Carrara in alcune località di Carrara e a Fivizzano; nel livornese tutto praticamente risolto. In tutti i Comuni citati gli interventi sono spesso in località o frazioni. Enel conta di abbattere notevolmente il numero dei clienti disalimentati entro la mezzanotte con importanti piani di lavoro in corso d’opera. Si continuerà poi a lavorare di notte.

TRENI Circolazione ferroviaria rallentata, per tutto il giorno, sulla Firenze-Roma per un guasto alla linea di alimentazione elettrica dei treni, fra bivio Valdarno Nord e PM Rovezzano. In particolare a Incisa Valdarno, zona Burchio, un cavo di media tensione di Enel, tranciato da una pianta ad alto fusto caduta a causa del fortissimo vento, si è posato sulle linee elettriche di Rete Ferroviaria Italiana che alimentano l’Alta Velocità. I tecnici Enel sono intervenuti per rimuovere il cavo e consentire la ripartenza del servizio. La circolazione ferroviaria fra bivio Valdarno Nord e Rovezzano, sulla linea 'Direttissima' Firenze - Roma è poi ripresa nel primo pomeriggio e sta tornando progressivamente alla normalità. Alle 12.20 era tornato operativo il binario in direzione Firenze. Ripresa la circolazione alle 17 anche tra Buonconvento e Grosseto, sulla linea Siena - Grosseto, sospesa da ieri alle 14.30 per la presenza di alberi e rami sui binari. "Durante l'interruzione è stato attivo un servizio con autobus sostitutivo tra Siena e Grosseto".

VIGILI DEL FUOCO - In seguito ai danni provocati dal maltempo in Toscana, da ieri a stamani i vigili del fuoco hanno effettuato poco meno di 2.000 interventi. E se ieri sera le richieste ai pompieri erano 3.500, stamani si è arrivati a oltre 4.600, a causa anche del vento, in calo ma sempre forte, che ha continuato a interessare la regione. Lo rende noto il comando toscano dei vigili del fuoco. Tutti i comandi provinciali sono impegnati, e lo sono stati anche per tutta la notte scorsa: attualmente, sul territorio, è dislocata una forza operativa di 150 squadre. Dalle prime ore di questa mattina, al dispositivo di soccorso già messo in campo, si è aggiunta anche un'altra piattaforma aerea giunta dal comando di Milano su disposizione del Centro operativo nazionale. La direzione regionale dei vigili del fuoco per la Toscana, che sta effettuando il coordinamento a livello regionale - spiegano infine i vigili del fuoco - "sta continuamente monitorando la situazione per gestire al meglio le risorse sul campo e poter tornare alla normalità, nel più breve tempo possibile". Nel corso della giornata di oggi invece sono poco meno di 600 gli interventi conclusi alle 18 di oggi ma le richieste di soccorso che pervengono alle sale operative continuano ancora ad aumentare. Le operazioni di soccorso proseguiranno ininterrottamente per tutta la nottata. Il dispositivo di soccorso messo in campo dai comandi provinciali dei vigili del fuoco della Toscana, con il personale in turno ordinario, con quello trattenuto in servizio e con l'aggiunta delle otto sezioni operative di colonna mobile giunte da alcuni comandi del nord Italia, ammontava a 678 unità. In aggiunta alle sezioni operative inviate ieri dai comandi di Milano, Varese, Brescia e Venezia, il centro operativo nazionale dei vigili del fuoco, su richiesta della direzione regionale toscana che coordina le operazioni di soccorso su base regionale, ne ha inviate altre quattro da Emilia-Romagna, Lazio, Piemonte e Lombardia. Inoltre sta operando anche un'ulteriore piattaforma aerea dal comando di Milano e un'autogru da Torino.

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