MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Firenze, la protesta dei lavoratori della cultura sotto al David e davanti agli Uffizi

Presidio dei lavoratori dei beni culturali di Firenze davanti agli Uffizi nella domenica ad ingresso gratuito: ecco le rivendicazioni

Firenze, la protesta dei lavoratori della cultura sotto al David e davanti agli Uffizi

Firenze, 7 settembre 2025 – Tornano a farsi sentire i lavoratori e le lavoratrici dei beni culturali di Firenze. Dopo la mobilitazione dello scorso 19 luglio, che aveva attirato l’attenzione dei media nazionali e portato il deputato Arturo Scotto (Pd) a presentare un’interrogazione parlamentare, una nuova mobilitazione li ha visti protagonisti oggi presso il piazzale degli Uffizi, ancora una volta per denunciare le proprie condizioni lavorative. L’Assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori dei beni culturali di Firenze, impiegati tramite subappalto con l’azienda Dussmann, si sono riuniti in presidio insieme a Usb Firenze. “Nulla è cambiato – si spiega in una nota – le condizioni lavorative sono immutate”.

Il presidio dei lavoratori
Il presidio dei lavoratori

Non hanno scelto un giorno qualunque per scendere nuovamente in piazza, ma strategicamente proprio il giorno di gratuità dei musei statali per riaffermare pubblicamente la propria richiesta di diritti e tutele, troppo spesso disattesi: “Per ribadire – si spiega - le condizioni di sfruttamento delle lavoratrici e lavoratori. In molti hanno risposto alla chiamata, tra cui i lavoratori Ales e di Firenze Musei, il consigliere comunale Dmitrij Palagi e il professor Fulvio Cervini dell’università di Firenze”. “Abbiamo deciso di fare un flash mob alla Galleria dell’Accademia, sotto il David di Michelangelo. Sinonimo di coraggio e determinazione contro ogni sopruso, come le lavoratrici e i lavoratori lottano e lotteranno contro il gigante multinazionale Dussmann”. Dussmann, azienda tedesca, ha in gestione i servizi di pulizia, sicurezza ai metal detector, accoglienza della Biblioteca Nazionale Centrale e di ben 16 musei statali fiorentini, tra i musei e luoghi della cultura più noti e visitati al mondo. L’Assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori dei beni culturali di Firenze chiede ancora una volta la revisione del sistema di appalti, l’applicazione del contratto Federculture e, nel lungo termine, la progressiva reinternalizzazione di servizi e personale. “Chiediamo risposte da parte da parte dell’azienda sollecitata anche dalla concessionaria degli appalti statali Consip - ricorda Mario Carluccio di Usb - in merito alle irregolarità da noi denunciate”. “Finora però Dussmann ha scelto il silenzio, ma non potrà evitare ancora a lungo il confronto. Anzi, invitiamo l’azienda al presidio per chiarire pubblicamente la propria posizione”.

Maurizio Costanzo