
I sindaci dopo il sopralluogo "Opera fondamentale".
C’è attesa, nelle Signe, per i lavori relativi al nuovo ponte sull’Arno. Un’opera di cui si parla da decenni, fra annunci, rinvii, ma anche indagini e polemiche che determinarono l’accantonamento del vecchio progetto della Bretella Stagno-Prato. Lunedì, il sopralluogo del presidente della Toscana, Eugenio Giani, dell’assessore Stefano Baccelli, del consigliere regionale Fausto Merlotti e degli amministratori delle Signe per annunciare l’approvazione del progetto definitivo del primo lotto, la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera e l’allestimento del cantiere per le opere propedeutiche. L’avvio effettivo dei lavori è quindi previsto per la primavera 2026. "Il sopralluogo è stato l’occasione per fare il punto sugli interventi in atto, quindi la bonifica bellica, e sugli sviluppi futuri – ha detto il primo cittadino di Lastra a Signa, Emanuele Caporaso -. Il fatto che ci fossero il presidente Giani, l’assessore Baccelli, il consigliere Merlotti e i tecnici regionali conferma l’impegno che la Regione sta mettendo in questa infrastruttura. Un’opera che ha valenza regionale perché andrà a decongestionare l’uscita della Fi-Pi-Li e quindi lo svincolo autostradale".
"Siamo finalmente di fronte a una svolta storica – hanno detto il sindaco di Signa Giampiero Fossi e l’assessore Andrea Di Natale – attesa da oltre cinquant’anni. Un lavoro che viene da lontano: nel 2019, i Comuni di Signa e Lastra, insieme alla Regione, hanno concentrato ogni sforzo nell’unica soluzione fattibile. Oggi abbiamo un progetto definivo approvato, ancora migliorato grazie ai contributi del nostro Comune e di altri enti". La nuova opera sarà lunga 2.750 metri di cui 900 in viadotto.
Lisa Ciardi