PAOLO GUIDOTTI
Cronaca

Faentina, apre il ponte dello stento. In zona La Brocchi torna il sorriso

Con il nuovo attraversamento, che sarà inaugurato stamani, terminano deviazioni e attese al semaforo. I lavori, che sono andati avanti con grande lentezza, complicati anche da problemi geologici.

La deviazione temporanea a senso unico alternato regolato da un semaforo è l’incubo che da oggi finirà per chi viaggia sulla Faentina grazie all’apertura del nuovo ponte, dopo un’attesa lunghissima

La deviazione temporanea a senso unico alternato regolato da un semaforo è l’incubo che da oggi finirà per chi viaggia sulla Faentina grazie all’apertura del nuovo ponte, dopo un’attesa lunghissima

Non sappiamo se stamani vi sarà taglio del nastro, o soltanto, la riapertura della strada, alla presenza delle autorità. Perché la storia di questo nuovo ponte sulla strada Faentina, all’altezza della località la Brocchi, è stata assai travagliata e piena di polemiche. E’ dal 2021 che il vecchio ponte, distante un paio di chilometri dal capoluogo, era in stato di allerta. I controlli della Città metropolitana avevano portato alla decisione di abbatterlo e rifarlo. Prima, dal febbraio 2021, si è chiuso al traffico pesante, poi è arrivato il senso unico alternato. E a lungo il cantiere ha latitato. A inizio 2024 l’annuncio dell’abbattimento, ma si è aspettato ancora mesi per far entrare in azione le ruspe. Demolita infine la vecchia struttura i lavori hanno proceduto con esasperante lentezza. I problemi causati dalla chiusura, in quel tratto di Faentina, sono stati molteplici. I lunghi tempi di attesa al semaforo hanno esasperato gli automobilisti. Peraltro, le vicissitudini della Bolognese hanno costretto ad indirizzare i veicoli, per il collegamento con Firenze, tutti sulla Faentina. E il traffico ha dovuto fare i conti con le soste forzate e gli incolonnamenti. Ma ci sono stati effetti collaterali forse ancor più gravi: il blocco totale ai mezzi pesanti ha fatto sì che camion di ogni dimensione si siano indirizzati, ormai da anni, sulla Traversa del Mugello, viaggiando così sui viali di Borgo San Lorenzo.

Le cause dell’allungamento dei tempi - ad aprile di un anno fa la Metrocittà scriveva che i lavori sarebbero stati conclusi entro il 2024 - sono state le più varie, da problematiche nei sottoattraversamenti delle linee fino a imprevisti geologici. L’investimento complessivo è stato 2 milioni e 200mila euro, per un ponte a due campate su un totale di circa 44 metri. Alla riapertura saranno presenti Sara Di Maio, consigliere delegato alla viabilità mugellana per la Città Metropolitana, e il sindaco borghigiano Leonardo Romagnoli.

Paolo Guidotti