CARLO CASINI
Cronaca

Ex Lupi di Toscana, il maxi intervento. Oggi la demolizione del serbatoio pensile

Per ragioni di sicurezza l’area sarà interdetta per un raggio di 100 metri

Per ragioni di sicurezza l’area sarà interdetta per un raggio di 100 metri

Per ragioni di sicurezza l’area sarà interdetta per un raggio di 100 metri

Verrà demolito questa mattina, con un’esplosione controllata, il serbatoio pensile all’interno dell’ex area militare dei Lupi di Toscana. Un intervento atteso e strategico, propedeutico alla completa riqualificazione della zona, oggi di proprietà del Comune di Firenze, dove sorgerà uno studentato pubblico con quasi 114 posti letto (55 in camere singole, 38 in camere doppie e 21 in minialloggi), due aule studio, sale riunioni, locale fitness, sala video e musica ed emeroteca. È inoltre previsto un piano interrato comune che ospiterà 31 posti auto. Nonostante nei mesi scorsi siano già stati abbattuti alcuni manufatti, quello di oggi è un passo cruciale. Il serbatoio era una delle strutture più imponenti e complesse da rimuovere. L’operazione avverrà in sicurezza, con l’istituzione di un’area di interdizione nel raggio di 100 metri e la presenza sul posto di agenti della Polizia municipale e della Polizia di Stato. Palazzo Vecchio ha garantito tutte le misure necessarie per la mitigazione delle polveri, inclusi sistemi di nebulizzazione in azione prima e durante la demolizione. L’esplosione genererà un boato, ma tutto sarà sotto controllo. L’intervento rientra nel piano di rigenerazione dell’ex caserma che prevede la nascita di una cittadella per studenti finanziata in parte con fondi del Pnrr.

Non solo alloggi, ma anche spazi verdi, servizi e connessioni ciclabili. Un progetto che punta a ridare valore urbano a una delle ultime grandi aree dismesse della città. L’avvio dei lavori veri e propri è previsto entro l’anno. Intanto, con la caduta del vecchio serbatoio, si apre simbolicamente una nuova fase. Tutti i manufatti e corpi di fabbrica oggetto di demolizione sono stati preventivamente bonificati dal cemento amianto. Intanto, tra maggio e giugno sono iniziati anche alcuni interventi propedeutici alla demolizione complessiva nell’area ex poligono di tiro dove sorgerà il nuovo parco pubblico. Ovvero disallestimento dei manufatti interni e bonifiche relative ai residui dei proiettili effettuati a cura di una ditta specializzata.