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Cronaca

Emergenza affitti e precarietà per il personale scolastico: a Firenze penalizzati i ‘fuori sede’

Di Donna (UIL Scuola): “Caro vita insostenibile, a pagarne il prezzo saranno gli studenti”. 4.500 i docenti precari nella nostra città

Un cartello per un immobile in affitto

Un cartello per un immobile in affitto

Firenze, 4 settembre 2025 – L’anno scolastico in procinto di partire inizia sotto il segno di due emergenze intrecciate: la precarietà dei contratti e il caro vita, che rende sempre più difficile per docenti e personale Ata fuori sede trovare una sistemazione dignitosa a Firenze. L’allarme arriva dalla Uil Scuola, che mette in guardia sul rischio di conseguenze pesanti anche per gli studenti.

"Anche quest’anno – spiega il segretario Cristiano Di Donna – registriamo enormi difficoltà per chi si trasferisce da altre regioni per poter lavorare nelle nostre scuole. Il caro vita e i canoni di affitto ormai insostenibili stanno diventando un ostacolo reale alla continuità didattica. Il costo medio per 50 metri quadrati, spesso in condizioni al limite del decoro, è di 1.107 euro al mese. È inaccettabile che chi garantisce il funzionamento della scuola pubblica debba vivere in condizioni di precarietà non solo contrattuale, ma anche abitativa”.

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La fotografia della precarietà a Firenze è eloquente: circa 4.500 docenti con contratti a tempo determinato, con una criticità particolare sul sostegno, dove i supplenti sono 1.700 a fronte di 1.400 insegnanti di ruolo. A questi si aggiungono circa 950 lavoratori Ata precari. Una platea che, nel quadro nazionale, si inserisce nei 47.000 contratti a termine stimati per il nuovo anno scolastico.

Se la precarietà contrattuale pesa, è soprattutto il nodo abitativo a mettere in ginocchio il personale scolastico. Secondo Idealista, a giugno 2025 il costo medio degli affitti a Firenze era pari a 22,4 euro al metro quadrato, con punte che arrivano a 25–26 euro nelle zone centrali. Tradotto: un bilocale da 60–90 metri quadrati può arrivare a costare fino a 1.955 euro al mese. Prezzi proibitivi per chi ha stipendi fermi e incarichi incerti.

Una veloce ricerca sul mercato immobiliare lo conferma: per un trilocale in via Forlanini, a due passi dal polo universitario di Novoli, vengono chiesti 1.900 euro al mese; 1.700 euro per un appartamento di cinque stanze in via Villa Demidoff, sempre nella stessa zona. E nel centro storico i numeri salgono ancora: un bilocale in via Gino Capponi può arrivare a 2.300 euro. Cifre che rendono evidente come un docente, da solo, difficilmente possa permettersi una sistemazione.

Non stupisce che sui social si moltiplichino gli appelli disperati dei precari alla ricerca di un alloggio. "Temo che, alla fine, dovrò condividere un appartamento con sconosciuti… proprio come all’epoca dell’Università”, scrive Giada. E Francesca, arrivata dal sud, aggiunge: “Sapevo che trovare casa a Firenze sarebbe stato difficile, ma non credevo fino a questo punto. Avrei fatto meglio a scegliere un’altra sede… Sono molto pentita, anche perchè ho saputo che in questa città c’è un fortissimo allarme delinquenza”.

Per Di Donna serve un intervento urgente delle istituzioni locali e nazionali: “Senza aumenti stipendiali, senza misure sui trasporti e senza canoni calmierati, il personale scolastico sarà costretto a vivere in una condizione di estrema fragilità economica. Il caro vita sta schiacciando qualsiasi spiraglio di sostenibilità e le ricadute inevitabilmente finiranno sugli studenti, che si troveranno a pagare il prezzo più alto”.

Il timore è che sempre più insegnanti rinuncino agli incarichi fiorentini, compromettendo la continuità didattica e, con essa, la qualità dell’offerta formativa. Un campanello d’allarme che si aggiunge a una crisi abitativa che, a Firenze, tocca sempre più persone.