Firenze, 4 settembre 2025 – È tutta concentrata sugli interventi già in corso la nuova variante al progetto di riqualificazione dello stadio Artemio Franchi, approvata dalla giunta di Palazzo Vecchio. Una decisione che rappresenta un ulteriore passo in avanti del percorso – avviato formalmente a gennaio 2024 – per ricalibrare i cantieri in modo da rendere compatibili i lavori con la presenza della Fiorentina e delle sue partite a Campo di Marte, almeno fino alla conclusione della prima fase. Il nuovo assetto prevede una riorganizzazione dei tempi: alcune opere previste inizialmente in una seconda fase saranno anticipate, altre invece slitteranno. In concreto, i lavori saranno focalizzati sulla curva Fiesole, su parte della Maratona e su una porzione della Tribuna, ovvero le aree oggi già interessate dai cantieri.
In queste aree saranno realizzate le opere principali: coperture temporanee, riprofilatura dei gradoni della Maratona per migliorare sicurezza e comfort, nuove sedute, parapetti, recinzioni e un’importante pacchetto di misure antisismiche sull’anello strutturale esistente, oltre al consolidamento dei pilastri ammalorati. Accanto a questi interventi visibili al pubblico, c’è tutta una serie di operazioni più tecniche ma fondamentali per rendere lo stadio fruibile durante i lavori: adeguamento dei sistemi antincendio, aggiornamento degli impianti elettrici, impermeabilizzazione di alcune aree e riqualificazione dei percorsi di accesso e uscita degli spettatori. Tutti passaggi cruciali per mantenere le certificazioni di agibilità durante le partite.

Sul piano amministrativo, la variante recepisce le indicazioni espresse dalla giunta già nel dicembre scorso e affidate a inizio anno al raggruppamento guidato da Arup, che ha redatto il nuovo progetto. Dopo un primo via libera della conferenza dei servizi, l’amministrazione Funaro ha dato il definitivo disco verde con una delibera che non solo approva le modifiche, ma aggiorna l’intero progetto esecutivo di riqualificazione, rendendolo coerente con le nuove esigenze emerse nel frattempo.
La capienza, almeno per ora, non sarà ridotta rispetto a quella attuale, e questa fase consentirà alla squadra viola di continuare a giocare nell’impianto sportivo del Nervi durante il cantiere, seppur in un contesto inevitabilmente più complesso. L’equilibrio tra cantiere e fruibilità è reso possibile grazie alla pianificazione puntuale e al confronto costante tra Comune, progettisti e Prefettura. La variante, naturalmente, avrà effetti anche sul cronoprogramma generale. Non sono comunque previsti (al momento) aumento dei costi, ma l’amministrazione starebbe valutando attentamente l’impatto che la riorganizzazione potrà avere sul quadro economico e sul rispetto delle scadenze legate al finanziamento Pnrr.
La delibera quindi rimodula “tutte le modifiche alle opere strutturali, edili, impiantistiche e a verde”. Nel corso dell’estate, fa sapere il Comune, in Tribuna è stato fatto lo smontaggio delle vecchie guaine, il rinforzo strutturale dei solai, la nuova guaina, il nuovo intonaco antisfondellamento con la nuova imbiancatura. La torre è oggetto di un intervento di completo restauro compresa la sostituzione degli infissi. Ed è stato realizzato il primo livello della nuova curva Fiesole.
Resta aperta, infine, la partita politica e gestionale: da una parte la volontà di non fermare i lavori e portare avanti il restyling del Franchi; dall’altra, il bisogno di non compromettere la stagione sportiva della Fiorentina. Una sfida complessa che questa variante prova a governare, trasformando un progetto rigido in un cantiere modulare, adattabile alle esigenze in continua evoluzione. Come ogni maxi opera che si rispetti, l’obiettivo adesso è continuare a correre. Anche perché il 2026 è all’orizzonte. Un anno particolare e cerchiato di rosso sul calendario da ogni tifoso della Fiorentina perché corrisponde al centenario viola. Manca poco più di un anno, vietato farsi trovare impreparati.