
Nuovo regolamento acustico a Firenze
Firenze, 4 settembre 2025 - “Bene l'aggiornamento dopo 20 anni da parte del Comune di Firenze del Piano Comunale di Classificazione Acustica, che è stato adeguato ai cambiamenti urbanistici che negli ultimi anni hanno interessato ampie e significative zone della città e introduce regole chiare e una semplificazione di procedure e modulistica”. A dirlo è Sergio Luzzi, consigliere dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Firenze e coordinatore delle Commissioni tecniche, auspicando che “i nuovi strumenti siano efficaci e che alle buone intenzioni seguano azioni di risanamento e di controllo che portino a una maggior tutela della popolazione dall’esposizione al rumore e a una reale semplificazione burocratica per chi ha necessità di svolgere attività rumorose e vuole farlo rispettando le regole.”
Nel nuovo regolamento, infatti “sono state semplificate le procedure e la modulistica per presentare le richieste di deroga ai limiti, tipiche delle attività temporanee: chi apre un cantiere e chi organizza eventi dovrebbe secondo il nuovo schema trovare una chiara regolamentazione per orari e livelli massimi di rumore che saranno concessi, riducendo il rischio di contenziosi, che sono sempre più frequenti, per rumori molesti".
Per gli Ingegneri fiorentini “con la regolamentazione aggiornata, che recepisce le Linee Guida della Regione Toscana, per le pratiche riguardanti attività rumorose gli ingegneri e gli altri tecnici competenti in acustica potranno prevenire i contenziosi presentando valutazioni di impatto acustico e soluzioni di mitigazione che renderanno compatibili con il territorio e con il diritto al riposo dei cittadini i cantieri e le altre attività rumorose, incluse quelle artigianali e commerciali, incluso il rumore antropico tipico della cosiddetta 'movida' che rappresenta un problema per il centro storico e i locali frequentati da giovani e turisti”.
Il Piano Comunale di Classificazione Acustica, divide il territorio in sei classi e ne definisce il clima acustico con limiti più o meno restrittivi per le attività rumorose. “Le aree industriali che sono state riqualificate passano dalla classe V alla classe IV: qui i valori limite di emissione per le sorgenti di rumore nel periodo notturno passano da 55 a 50 decibel, riducendo così il disturbo per i cittadini” spiega ancora Luzzi. “Le misure fonometriche nelle aree attraversate dalla tramvia confermano che il rumore dovuto al traffico dei veicoli è sensibilmente ridotto. E’ stata confermata la classe II, particolarmente protetta, per gli edifici scolastici e sono in programma interventi di sostituzione degli infissi e installazione di barriere a protezione dei resedi esterni”.