
Silvana Visconti e la piccola Summer in una foto di qualche mese fa
Firenze, 18 luglio 2025 – Sono tutti morti. Un’intera famiglia deceduta nell’incidente di martedì 15 luglio in A1, all’interno della galleria di Base, tra gli svincoli di Firenzuola e Badia. Anche Silvana Visconti, la madre della piccola Summer, colei che era alla guida della Fiat Panda, non ce l’ha fatta. La 37enne ha lottato per tre giorni tra la vita e la morte nell’ospedale fiorentino di Careggi, ma nel pomeriggio di oggi, 18 luglio, i medici hanno decretato la morte cerebrale.
La sua piccola bambina, Summer, 4 anni, si era spenta al Meyer il giorno dopo lo schianto. Ieri i suoi organi sono stati donati, con il consenso del giudice tutelare del Tribunale di Firenze. Anche quelli della madre saranno prelevati. Nell’incidente, avvenuto nel tardo pomeriggio del 15 luglio, erano deceduti sul colpo anche gli altri occupanti dell’auto: i nonni materni della bimba, Mauro Visconti, 69 anni, originario di Verbania, e Nydia Zoila Albuquerque Basulto, 65 anni, di Lima (Perù), insieme a Carla Stephany Visconti, 39 anni, zia di Summer. Con loro aveva perso la vita anche il cane che viaggiava in auto.
La famiglia era residente in Piemonte, a Gravellona Toce, nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Quel giorno erano in autostrada, nel tratto che ricade tra Barberino e Firenzuola, poco prima di passare in Emilia. Viaggiavano su una Fiat Panda e stavano tornando a casa dalle vacanze: l’auto, per motivi ancora in corso di accertamento, si è bloccata lungo la corsia di marcia all'interno della galleria di Base. Le macchine che la seguivano sono riuscite a scansarla, non un camion che l’ha centrata in pieno senza lasciare scampo agli occupanti. Uno schianto tremendo che ha avuto inevitabili ripercussioni sulla circolazione. E che la situazione fosse davvero grave lo si era capito fin dall’inizio
Inutili i soccorsi, seppur tempestivi, che si sono precipitati sul posto: polizia stradale, ambulanze e vigili del fuoco avevano liberato dalle lamiere i tre corpi ormai senza vita, insieme a mamma e bimba, in quel momento ancora vive, anche se in condizioni serissime. Era rimasto illeso il conducente dell'autocarro, sconvolto per quanto accaduto. "Quando accadono fatti del genere ci si rende conto della fragilità, ci sentiamo tutti parte della famiglia" dice il sindaco di Gravellona Toce, Gianni Morandi. Oggi ha un appuntamento con due parenti in paese, "per dare tutto il supporto possibile" e parla della loro "incapacità di accettare e di comprendere come una bimba di 4 anni se ne vada così, contro natura. I parenti stretti, per così dire, erano quasi tutti su quella macchina - aggiunge - e il marito di Stefany è così giovane, confuso. Non si può che cercare di stare loro vicino".
Proprio lei, a due giorni da quel viaggio di ritorno dalle vacanze "aveva un appuntamento al centro per l'impiego - dice il sindaco -. Avevano progetti, si davano da fare". In paese intanto a questo punto si pensa ai funerali, senza conoscere ancora i tempi: "Dovremo capire prima se verranno richieste autopsie per tentare di ricostruire la dinamica dell'accaduto" riflette il sindaco.