REDAZIONE FIRENZE

Caddy e risciò sotto Palazzo Vecchio. La protesta contro il divieto di circolazione in area Unesco

Diversi operatori del servizio riservato ai turisti hanno protestato contro il provvedimento voluto dalla giunta che sarà approvato a breve

Caddy e risciò sotto Palazzo Vecchio. La protesta contro il divieto di circolazione in area Unesco

Firenze, 9 luglio 2025 – Protesta sotto Palazzo Vecchio degli operatori che gestiscono caddy e risciò in seguito al divieto di circolazione nell’area Unesco di Firenze, ovvero nel centro storico. Lo stop arriva in base al “regolamento per lo svolgimento dell’attività di trasporto turistico” che a breve sarà approvato in giunta comunale, in seguito al vaglio del consiglio comunale.

Una cinquantina di mezzi si sono ritrovati in piazza della Signoria, sede del Comune di Firenze, per protestare contro un provvedimento che loro ritengono ingiusto. Bloccano dal Biancone fino a via dei Gondi e chiedono un’interlocuzione col Comune. Una volta approvato, il documento vieterà il trasporto effettuato con i mezzi atipici su tutta l'area Unesco eccezion fatta per le navette turistiche elettriche (in numero massimo di 24) che dovranno rispettare alcune caratteristiche (massimo 8 passeggeri, colore bianco, omologazione come veicoli atipici M1, dotate di tutti i dispositivi di sicurezza, intestate ad agenzie di viaggio e turismo) e solo su due itinerari prestabiliti dal Comune per il quale dovranno chiedere il nulla osta alla direzione mobilità.

Intorno alle 16 il presidio è finito. Sono rimasti in quattro a presenziare simbolicamente in piazza. C’è stato poi un confronto tra gli assessori Giorgio e Vicini e alcuni rappresentanti di categoria. E’ intervenuta anche la Digos, che ha controllato la manifestazione. 

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Due momenti della protesta sotto Palazzo Vecchio da parte degli operatori che gestiscono i caddy e i risciò

Il regolamento contestato, preparato dall'assessorato al turismo guidato da Jacopo Vicini e da quello alla mobilità guidato da Andrea Giorgio, ha come obiettivo quello di disciplinare il trasporto turistico nell'area Unesco e dare regole certe e garanzie di sicurezza a chi li usa e ai frequentatori della città. Questo è possibile, si spiega da Palazzo Vecchio, grazie all'articolo 91 della legge regionale Toscana sul turismo (il regolamento sarà approvato d'intesa con la Regione) che permette ai comuni, secondo i principi di equità, non discriminazione e non penalizzazione, di regolamentare il trasporto turistico.