STEFANO BROGIONI
Cronaca

Incendio al Viper, tetto distrutto. Indagini in corso sulle cause. Timori per il fumo ed il futuro

Due roghi a distanza di poco tempo: tutte le ipotesi al vaglio, anche quella del dolo. Il gestore: "Fuoco partito dall’esterno". Intorno al teatro (chiuso) stazionavano senzatetto.

Due roghi a distanza di poco tempo: tutte le ipotesi al vaglio, anche quella del dolo. Il gestore: "Fuoco partito dall’esterno". Intorno al teatro (chiuso) stazionavano senzatetto.

Due roghi a distanza di poco tempo: tutte le ipotesi al vaglio, anche quella del dolo. Il gestore: "Fuoco partito dall’esterno". Intorno al teatro (chiuso) stazionavano senzatetto.

di Stefano Brogioni

FIRENZE

E’ bruciato e sta bruciando, il Viper. E assieme alla sua copertura, consumata lentamente dal calore tanto da sprigionare fumi potenzialmente pericolosi per chi abita nei paraggi, rischia di andare in fumo anche la stagione artistica del teatro (di proprietà del Comune) del quartiere delle Piagge.

Il pericolo è grande, come testimonia la preoccupazione del gestore Marco Caciagli, che dal pomeriggio di sabato, quando si è innescato il primo rogo, non si è più allontanato da via Pistoiese. Il mondo della musica si sta già mobilitando per salvare il futuro del Viper, il cantante Piero Pelù in testa.

Ma cos’è successo a questa discoteca che negli ultimi anni ha ospitato tanti artisti, affermati ed emergenti? Sarà materia per gli investigatori della questura e della polizia municipale, che, in attesa di compiere un primo accesso alla struttura (finora impossibile a causa dell’intervento dei vigili del fuoco) non si sbilanciano. Le telecamere sarebbero andate bruciate nel rogo. Tuttavia, è certo che, attorno alla struttura, in questo momento chiusa per la pausa estiva, si era stabilito un gruppetto di senza fissa dimora. Intorno alle 18 di sabato, si è sviluppato un primo rogo, domato da un successivo intervento dei vigili del fuoco. Caciagli, che presenterà una denuncia, è corso a controllare. "L’incendio sembrava spento, siamo entrati nel locale, era intonso e in totale sicurezza. Poi verso le 20 si è sviluppato nuovamente".

Il gestore non è ha dubbi: "E’ partito tutto dall’esterno", afferma Caciagli, anche se "ancora non possiamo sapere poi come l’incendio si è propagato perché finchè non arriverà il verbale dei Vigili del Fuoco non si saprà, l’unica cosa garantita è che accaduto tutto inizialmente all’esterno e poi ha intaccato una delle porte di emergenza, ed in altezza è arrivato a colpire il tetto. Dato che quest’ultimo è nuovo, è di ultimissima generazione, ignifugo, e di altissima qualità, all’interno delle intercapedini probabilmente c’erano delle piccole fiamme che poi hanno generato questa catastrofe. Essendo il tetto ignifugo non fa fiamme ma fa fumo, e questo anche per i Vigili del Fuoco è un problema perché gli ci vorrà molto più tempo ad estinguerlo. Il tetto del teatro per la sicurezza del pubblico è fantastico ma se si creano situazioni come si è creata stavolta, partendo dall’esterno del locale, per gli operatori che devono spengere, tutto diventa più lungo".

Non viene esclusa nessuna ipotesi. Né quella del dolo, e neanche che il secondo incendio sia derivato da un innesco diverso dal precedente. Ma la priorità, adesso, è domare quel fumo, che ha creato una nebbia opaca sopra il quartiere, ma che è stata avvertita a Brozzi, Quaracchi, fino a San Donnino e dall’altra parte dell’Arno, verso Ugnano e Mantignano.

Palazzo Vecchio, su indicazione di Asl e Arpat, ha invitato i residenti di queste zone a chiudere le finestre e limitare l’attività all’aperto fino alla conclusione dell’intervento dei vigili del fuoco. Un lavoro non semplice, per la particolare conformazione della copertura che respinge le fiamme ma con il calore - che ha fatto crollare anche una parte del tetto - crea appunto del fumo difficile da sopire.

Per questo, alle Piagge hanno lavorato sodo fino alla tarda serrata di ieri numerosi mezzi dei vigili del fuoco provenienti dalla sede centrale di Firenze, dai distaccamenti di Firenze Ovest, Calenzano e San Casciano in Val di Pesa, con il supporto di un’autobotte giunta dal comando di Prato.

Alle Piagge due squadre operative, due autoscale, tre autobotti, un carro aria, un robot cingolato dotato di monitor per l’erogazione dell’acqua e un funzionario per il coordinamento delle operazioni di spegnimento.

I vigili del fuoco hanno eseguito aperture sulla copertura per raggiungere gli strati coibentati e, successivamente, varchi dal basso verso l’alto per permettere l’erogazione di acqua e schiuma.