Firenze, 25 luglio 2025 – Il giorno dopo il devastante incendio che ha squarciato la tarda serata di giovedì in via San Piero a Quaracchi le conseguenze sono decisamente ancora ben visibili. Basta una semplice occhiata per capire che i danni provocati all’interno dei tre rimessaggi edili raggiungibili da una strada bianca che costeggia il Fosso Macinante, viabilità tra l’altro poco agevole, sono enormi. A andare a fuoco sono stati infatti diversi automezzi, baracche, camion, cassette in plastica (decine e decine accatastate l’una sull’altra) ma anche elementi in metallo e rifiuti. Solo l’azione tempestiva dei vigili del fuoco ha evitato che il fuoco potesse ulteriormente propagarsi e attaccare anche altri mezzi presenti in zona: la ‘vicinanza’ delle fiamme è ben comprensibile da una tenda di copertura bruciata in più punti e ridotta a brandelli.
Che si trattasse di un incendio di dimensioni enormi però lo si era capito fin da subito: sui social, infatti, il tam tam è stato subito battente con decine di immagini e video che mostravano una colonna di fuoco e di fumo altissima vista, praticamente, da tutti i Comuni limitrofi e non solo: da Sesto Fiorentino e Calenzano, ad esempio, ma anche da Scandicci oltre che da zone anche piuttosto distanti del capoluogo. I caschi rossi del Comando di Firenze, distaccamento di Firenze Ovest, sede centrale, Calenzano, San Casciano in Val di Pesa sono intervenuti in forze per cercare di avere ragione del fuoco che si è rapidamente propagato ed è cresciuto enormemente di intensità. Grande la mobilitazione di uomini e mezzi: sul posto sono state inviate infatti tre squadre, con il supporto di tre autobotti, un carro aria, una kilolitrica con 25.000 litri di acqua inviata dalla sede aeroportuale. Presente il funzionario per il coordinamento delle operazioni di spegnimento che sono state piuttosto difficoltose perché l’incendio si propagava su più fronti.
La zona presenta soprattutto insediamenti artigianali e industriali ma a non grande distanza, verso l’abitato di Quaracchi, ci sono alcune abitazioni e uno degli obiettivi primari è stato proprio quello di preservare le case. Le operazioni di spegnimento, con i vigili coperti da uno speciale equipaggiamento e con il casco, sono proseguite per diverse ore, fino alle 3 del mattino almeno e subito dopo è iniziata la fase di bonifica che è andata avanti ieri mattina. Anche ieri, infatti, in un punto, era ben evidente una piccola colonna di fumo che usciva dal terreno su cui i pompieri sono intervenuti con un escavatore. Oltre alla ‘macchina’ della Protezione civile di Firenze in via San Piero a Quaracchi ha operato anche la polizia cui sono affidate le indagini per ricostruire le cause del tremendo rogo.
Non ci sono dichiarazioni ufficiali ma, vista anche la dinamica, l’incendio potrebbe essere di natura dolosa anche perché sarebbero stati rinvenuti tre diversi inneschi che hanno costretto i vigili del fuoco a operare su più fronti. Le proprietà delle tre ditte edili, stando alle prime informazioni, sarebbero sia italiane che straniere ed i controlli e verifiche delle forze dell’ordine dovranno far luce anche su questo elementi. Fra l’altro, negli ultimi mesi si è verificato un preoccupante escalation di incendi nell’area della Piana Fiorentina (alcuni proprio nell’ultima settimana) anche a carico di aziende. Due anni fa una delle ditte coinvolte dall’incendio di ieri era già stata interessata dal fuoco. Un particolare non da poco.