
Malucchi aveva trasformato la malattia in un’occasione per fare del bene agli altri
Questa volta, non ce l’ha fatta: l’avversario giocava sporco: era imbattibile. Meri Malucchi, pallavolista di livello nazionale (in serie A2 con Fiorentina, Bologna e Ascoli) e poi allenatrice di valore specie a livello giovanile, quella che "io non perdo mai, o vinco o imparo" si è spenta a 58 anni. Ma il suo nome nel mondo della pallavolo non si scorda. Lo dicono i tantissimi sportivi che nel periodo della malattia le hanno fatto visita. Tra questi anche Carlotta Cambi, poco dopo l’oro alle Olimpiadi di Parigi. E nessuno ha dimenticato e dimenticherà il suo sorriso anche se un iesorabile tumore se l’è portata via. Meri ce l’aveva messa tutta: "Non mi piango addosso. Non voglio essere ‘povera’ per nessuno. Io sono ricca, la vita è ricca e la amo sempre, qualsiasi sia la sfida". Aveva lanciato l’operazione Meri Team – Alziamo il muro, contro la sofferenza, contro la malattia, contro la solitudine: non si era fermata nella sua iniziativa benefica, raccogliendo fondi per l’Ospedale di Livorno, dove aveva ricevuto i primi soccorsi ed era stata in seguito operata. (https://www.eppela.com/alziamoilmuro). La sua passione e il suo entusiasmo resteranno d’esempio per tutti. Sono decine e decine i messaggi sui social per ricordarla.