GIANLUCA BARNI
Cronaca

Il coraggio di Meri per sempre. Addio all’ex giocatrice di volley

Malucchi aveva trasformato la malattia in un’occasione per fare del bene agli altri

Malucchi aveva trasformato la malattia in un’occasione per fare del bene agli altri

Malucchi aveva trasformato la malattia in un’occasione per fare del bene agli altri

Questa volta, non ce l’ha fatta: l’avversario giocava sporco: era imbattibile. Meri Malucchi, pallavolista di livello nazionale (in serie A2 con Fiorentina, Bologna e Ascoli) e poi allenatrice di valore specie a livello giovanile, quella che "io non perdo mai, o vinco o imparo" si è spenta a 58 anni. Ma il suo nome nel mondo della pallavolo non si scorda. Lo dicono i tantissimi sportivi che nel periodo della malattia le hanno fatto visita. Tra questi anche Carlotta Cambi, poco dopo l’oro alle Olimpiadi di Parigi. E nessuno ha dimenticato e dimenticherà il suo sorriso anche se un iesorabile tumore se l’è portata via. Meri ce l’aveva messa tutta: "Non mi piango addosso. Non voglio essere ‘povera’ per nessuno. Io sono ricca, la vita è ricca e la amo sempre, qualsiasi sia la sfida". Aveva lanciato l’operazione Meri Team – Alziamo il muro, contro la sofferenza, contro la malattia, contro la solitudine: non si era fermata nella sua iniziativa benefica, raccogliendo fondi per l’Ospedale di Livorno, dove aveva ricevuto i primi soccorsi ed era stata in seguito operata. (https://www.eppela.com/alziamoilmuro). La sua passione e il suo entusiasmo resteranno d’esempio per tutti. Sono decine e decine i messaggi sui social per ricordarla.