
Lo stemma dei Pitti che sarà battuto all'asta da Sotheby's a Milano
Firenze, 3 settembre 2025 – Sarà battuto all’asta a Milano, nella prestigiosa vendita “An Italian collecting journey: 16th–20th century paintings and decorative arts” di Sotheby’s, uno stemma della famiglia Pitti, realizzato nella bottega di Andrea della Robbia intorno al 1740. L’opera, del diametro di 29,8 centimetri, è stimata tra 12mila e 15mila euro ed è una terracotta invetriata, ovvero realizzata con l'antica tecnica artistica, messa a punto da Luca della Robbia nel 1400, che consiste nel rivestire manufatti in terracotta con uno smalto vetroso, detto "invetriatura", per renderli lucidi, compatti e resistenti. Lo stemma sarà esposto nella sede milanese della casa d’aste a Palazzo Serbelloni, in Corso Venezia, a partire dal 17 settembre, mentre l’asta, dal vivo e online, si terrà il 25 e 26 settembre. Il manufatto fiorentino fa parte di una collezione privata, che, scrive Sotheby’s, “celebra il genio dell’arte Italiana attraverso quattro secoli di ritratti nobiliari, grandi vedute, nature morte e arti decorative di provenienza aristocratica”.
La storia dello stemma dei Pitti
Nella Firenze del 15esimo secolo, la famiglia Pitti godeva di notevole ricchezza e influenza nella propria città natale, conseguenza diretta dello stretto rapporto che Luca di Bonaccorso Pitti intratteneva con Cosimo de' Medici. Oltre al suo passato mercantile, Luca era un politico fedelissimo a Cosimo, che nel 1458 lo nominò Gonfaloniere di Giustizia. Grazie a questo rapporto tra le due famiglie più potenti di Firenze, Luca poté commissionare e costruire Palazzo Pitti, la più grande residenza privata della città, che esiste ancora oggi ed è uno dei musei più prestigiosi d'Italia.
Gli stemmi erano ricordi visibili e tangibili dell'enorme influenza che le famiglie aristocratiche condividevano. Erano spesso realizzati in terracotta smaltata, un materiale sorprendentemente resistente introdotto dallo zio di Andrea della Robbia, Luca della Robbia, e venivano comunemente montati sulle facciate degli edifici civici, delle residenze private e dei cortili appartenenti ai patrizi toscani.
Lo stemma che sarà battuto all’asta è tipicamente toscano nella sua forma a scudo, comune nelle opere tarde di Andrea e molto diffuso in quelle di Giovanni. Le dimensioni indicano che molto probabilmente era utilizzato sopra una porta all'interno di una residenza privata dei Pitti. Potrebbe essere stato circondato da una corona decorativa di vegetazione, anch'essa modellata in terracotta smaltata.