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Cronaca

Scuola, in Toscana la ripartenza tra numeri in crescita e troppi precari

Quasi 437mila studenti e oltre 21.500 classi. Sindacati in allarme: “Supplentite e tagli pesano sulla qualità”. Per le famiglie maxi-stangata tra libri e corredo scolastico

Lunedì la campanella del primo giorno di scuola

Lunedì la campanella del primo giorno di scuola

Firenze, 13 settembre 2025 – Ormai, manca pochissimo. Sarà lunedì 15 settembre il giorno del ritorno sui banchi per i ragazzi toscani. Un ‘esercito’ di quasi 437mila studenti distribuiti in più di 21.500 classi, che animerà scuole di ogni ordine e grado da Massa a Grosseto, passando per Firenze, Pisa e Livorno. Numeri che raccontano la vitalità del sistema scolastico regionale, ma che si accompagnano a criticità ormai croniche: carenza di docenti stabili, boom di supplenze e anche difficoltà logistiche per chi lavora lontano da casa.

Assunzioni e tagli

Dal ministero dell’Istruzione e del Merito erano previste 3.097 assunzioni. Secondo i sindacati, quelle effettive non superano però le 2.840. L’Ufficio scolastico regionale precisa: sono state fatte 2.642 nomine a tempo indeterminato che si sommano a 465 insegnanti di religione cattolica. A pesare sono l’esaurimento delle graduatorie e le rinunce, spesso legate a sedi difficili da raggiungere o lontane dalle città principali. Intanto la legge di bilancio ha imposto tagli: 375 cattedre in meno in Toscana, di cui 115 solo nella provincia di Firenze.

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Supplenze e precariato

Il nodo più critico resta quello delle supplenze. In Toscana si contano 14.033 incarichi a tempo determinato, quasi l’88% del totale dello scorso anno. Di questi, 9.195 riguardano il sostegno. Nei dati ufficiali dell’Usr si parla di 8.197 supplenti di sostegno e 4.504 su posti comuni, con un grado di ‘scopertura’ al 10 settembre pari al 9% sui posti comuni e al 4% sul sostegno.

In totale i precari sono 14mila, di cui 3.190 nell’area fiorentina (927 nella primaria, 1.269 nella secondaria di primo grado, 994 nella secondaria di secondo grado). Solo sul sostegno, i supplenti sono 1.942: 682 nella secondaria di secondo grado, 579 nella secondaria di primo grado, 581 nella primaria e 100 nella scuola dell’infanzia.

"Le scuole rischiano di non funzionare bene – avverte Pasquale Cuomo, segretario regionale Flc Cgil –. Siamo pronti a mobilitarci per garantire continuità e qualità didattica”. Per la Cisl Scuola Toscana, oltre 9.000 dei 15.600 insegnanti di sostegno necessari restano precari: “Serve stabilità e bisogno dire stop al male della supplentite. Chiediamo anche più dignità per il personale Ata e diciamo no alle mega scuole con un dirigente unico”.

Rincari e precari

Accanto ai nodi del personale, a pesare è anche il bilancio delle famiglie. La spesa media per libri e corredo scolastico oscilla tra i 350 e i 500 euro a studente, con punte più alte alle superiori. I testi scolastici rappresentano la voce più onerosa: per il primo anno delle secondarie di secondo grado la spesa può superare i 350 euro solo di libri, a cui si aggiungono zaini, astucci, quaderni, materiale tecnico e sportivo. Nonostante i bonus statali e regionali per i redditi più bassi, la “stangata di settembre” resta pesante e si somma all’aumento del costo della vita. Altro grosso problema, la difficoltà per i supplenti di trovare un alloggio a prezzi sostenibili, soprattutto a Firenze e Pisa.