MONICA PIERACCINI
Cronaca

Mercato libero luce e gas. “I prezzi iniziano a scendere, E’ il momento di scegliere”

Altroconsumo: ”Per i consumi medio-alti più conveniente l’offerta a costo fisso. Per quelli bassi meglio il variabile. Ma ogni anno confrontare tutte le tariffe”

Mercato libero luce e gas. “I prezzi iniziano a scendere, E’ il momento di scegliere”

Firenze, 12 maggio 2025 – Dopo un anno dall’addio al mercato tutelato per la maggior parte degli utenti, il mercato dell’energia sembra finalmente dare segnali di tregua. «Dall’inizio di aprile stiamo osservando una discesa dei prezzi, partita dal gas e propagata anche all’elettricità», spiega Paolo Cazzaniga, esperto dei mercati dell’energia di Altroconsumo.

Firenze, 5 maggio 2025 - Il bonus elettrodomestici 2025 da 200 euro è deciso e ufficiale, ma non è ancora operativo. Per usufruirne bisognerà attendere un apposito decreto attuativo, atteso nelle prossime settimane, che definirà nel dettaglio tempi, modalità, requisiti Isee e tipologie di prodotti agevolabili. Al momento, quindi, chi va in negozio non può ancora ottenere lo sconto in fattura previsto dalla misura.

 

I rivenditori sono in attesa di indicazioni precise e solo dopo l’emanazione del decreto attuativo, il bonus potrà essere richiesto. La misura è stata introdotta con un emendamento al decreto Bollette approvato dal Parlamento ad aprile, e prevede uno sconto diretto del 30% sul prezzo di acquisto dei grandi elettrodomestici, con un tetto massimo di 100 euro, che sale a 200 euro per le famiglie con Isee fino a 25mila euro. Lo sconto sarà applicato direttamente dal negozio al momento dell’acquisto, ma solo previa presentazione della documentazione necessaria, che sarà anch’essa definita nel prossimo decreto attuativo.

 

Si ipotizza l’utilizzo della piattaforma online di PagoPa, accessibile con Spid o carta d’identità elettronica, per ottenere una sorta di voucher elettronico da presentare al rivenditore. Al momento non è chiaro se servirà allegare un’attestazione Isee ufficiale o se sarà sufficiente un’autocertificazione, ma è certo che le famiglie sopra i 25mila euro di reddito Isee avranno diritto al contributo base da 100 euro. Il bonus riguarderà solo i grandi elettrodomestici, quindi non un comune forno a microonde, e comunque non tutti: sarà il decreto a stilare l’elenco preciso.

 

I prodotti incentivati dovranno essere realizzati in stabilimenti situati nell’Unione Europea e appartenere almeno alla classe energetica B. Sarà inoltre obbligatorio rottamare un vecchio elettrodomestico con una classe energetica inferiore a quella del nuovo. L’obiettivo, infatti, è quello di favorire il risparmio energetico e, allo stesso tempo, tutelare le produzioni europee. Proprio questo aspetto ha causato un ritardo nell’uscita del provvedimento, inizialmente atteso per fine febbraio, poiché nella fascia di alta efficienza energetica oggi i prodotti made in Italy sono molto pochi e la misura rischiava di avvantaggiare in prevalenza marchi asiatici con produzione in altri Paesi Ue.

 

Il fondo disponibile è di 50 milioni di euro per il 2025, ma una parte – pari al 3,8% – sarà destinata a coprire le attività di gestione a cura di Invitalia e PagoPa. Restano quindi 48,1 milioni effettivamente destinati ai consumatori, che potranno beneficiare dello sconto fino a esaurimento risorse. Per questo sarà importante attivarsi appena sarà disponibile la piattaforma e sarà chiarito il meccanismo per ottenere il contributo.

La conferma arriva anche dall’Autorità di regolazione Arera, che ha rilevato un calo dei prezzi (-8% in un mese nel servizio di tutela della vulnerabilità), riflesso in modo più o meno diretto nelle offerte ai clienti domestici. «In questo momento – spiega Cazzaniga – osserviamo ribassi sia per le offerte a prezzo fisso sia per quelle a prezzo variabile. Un trend che può essere colto soprattutto da chi deve attivare un nuovo contratto nel mercato libero».

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Dopo un anno dall’addio al mercato tutelato per la maggior parte degli utenti, il mercato dell’energia sembra finalmente dare segnali di tregua

Secondo i rilevamenti di Altroconsumo, che monitora l’andamento di fornitori che coprono il 95% del mercato, le tariffe stanno tornando competitive, soprattutto per le offerte a prezzo fisso, spesso sottovalutate. Ma come scegliere tra prezzo fisso o variabile? La regola generale è semplice: «Se si ha un consumo medio-alto, il fisso conviene. Se si consuma poco, meglio il variabile».

In numeri, si parla di oltre 1.200 metri cubi l’anno per il gas o più di 2.500 kWh per la luce. È il caso tipico di una famiglia con riscaldamento autonomo, magari in una zona interna più fredda. Chi invece usa il gas solo per cucinare e per l’acqua calda, può rientrare nella fascia medio-bassa: in questi casi, il variabile può ancora offrire risparmi.

Ma attenzione: ogni situazione è diversa. Il consiglio? «Prendere l’ultima bolletta e confrontare le offerte con un comparatore online», suggerisce Cazzaniga. Per quanto riguarda, invece, i clienti vulnerabili? Grazie alla Legge di bilancio e al successivo Decreto bollette, gli anziani over 75, persone in disagio economico o con disabilità, possono accedere fino al 30 giugno 2025 al servizio a tutele graduali per l’elettricità, finora riservato ai non vulnerabili.

«È un’opzione vantaggiosa, perché le aste fatte per assegnare i clienti rimasti senza fornitore hanno spinto i prezzi al ribasso. In più, ci sono sconti importanti sulla quota fissa», spiega l’esperto. Chi entra in questo servizio entro giugno potrà restarci fino a marzo 2027.

Chi non rientra tra i vulnerabili è oggi obbligato al mercato libero, sia per luce che per gas. Ma attenzione: le offerte possono cambiare nel tempo. La legge impone ai fornitori di avvisare il cliente almeno 90 giorni prima in caso di modifiche delle condizioni economiche.

«Una buona abitudine – consiglia Cazzaniga – è fare un check almeno una volta all’anno, come si fa con l’assicurazione. Basta un preventivo per capire se la propria offerta è ancora competitiva».