
Bonus elettrodomestici, le novità
Firenze, 5 maggio 2025 - Il bonus elettrodomestici 2025 da 200 euro è deciso e ufficiale, ma non è ancora operativo. Per usufruirne bisognerà attendere un apposito decreto attuativo, atteso nelle prossime settimane, che definirà nel dettaglio tempi, modalità, requisiti Isee e tipologie di prodotti agevolabili. Al momento, quindi, chi va in negozio non può ancora ottenere lo sconto in fattura previsto dalla misura.
I rivenditori sono in attesa di indicazioni precise e solo dopo l’emanazione del decreto attuativo, il bonus potrà essere richiesto. La misura è stata introdotta con un emendamento al decreto Bollette approvato dal Parlamento ad aprile, e prevede uno sconto diretto del 30% sul prezzo di acquisto dei grandi elettrodomestici, con un tetto massimo di 100 euro, che sale a 200 euro per le famiglie con Isee fino a 25mila euro. Lo sconto sarà applicato direttamente dal negozio al momento dell’acquisto, ma solo previa presentazione della documentazione necessaria, che sarà anch’essa definita nel prossimo decreto attuativo.
Si ipotizza l’utilizzo della piattaforma online di PagoPa, accessibile con Spid o carta d’identità elettronica, per ottenere una sorta di voucher elettronico da presentare al rivenditore. Al momento non è chiaro se servirà allegare un’attestazione Isee ufficiale o se sarà sufficiente un’autocertificazione, ma è certo che le famiglie sopra i 25mila euro di reddito Isee avranno diritto al contributo base da 100 euro. Il bonus riguarderà solo i grandi elettrodomestici, quindi non un comune forno a microonde, e comunque non tutti: sarà il decreto a stilare l’elenco preciso.
I prodotti incentivati dovranno essere realizzati in stabilimenti situati nell’Unione Europea e appartenere almeno alla classe energetica B. Sarà inoltre obbligatorio rottamare un vecchio elettrodomestico con una classe energetica inferiore a quella del nuovo. L’obiettivo, infatti, è quello di favorire il risparmio energetico e, allo stesso tempo, tutelare le produzioni europee. Proprio questo aspetto ha causato un ritardo nell’uscita del provvedimento, inizialmente atteso per fine febbraio, poiché nella fascia di alta efficienza energetica oggi i prodotti made in Italy sono molto pochi e la misura rischiava di avvantaggiare in prevalenza marchi asiatici con produzione in altri Paesi Ue.
Il fondo disponibile è di 50 milioni di euro per il 2025, ma una parte – pari al 3,8% – sarà destinata a coprire le attività di gestione a cura di Invitalia e PagoPa. Restano quindi 48,1 milioni effettivamente destinati ai consumatori, che potranno beneficiare dello sconto fino a esaurimento risorse. Per questo sarà importante attivarsi appena sarà disponibile la piattaforma e sarà chiarito il meccanismo per ottenere il contributo.