FRANCESCA NAVARI
Cronaca

Un escursionista dato disperso: stava dormendo

Recuperato un escursionista di cui la famiglia aveva perso le tracce. Ma era semplicemente a dormire nel rifugio. Alle ...

Recuperato un escursionista di cui la famiglia aveva perso le tracce. Ma era semplicemente a dormire nel rifugio. Alle ...

Recuperato un escursionista di cui la famiglia aveva perso le tracce. Ma era semplicemente a dormire nel rifugio. Alle ...

Recuperato un escursionista di cui la famiglia aveva perso le tracce. Ma era semplicemente a dormire nel rifugio. Alle 2 di notte i tecnici della stazione di Querceta del soccorso alpino hanno dovuto raggiungere, con condizioni meteo avverse, il rifugio di Mosceta per accertarsi della presenza di un escursionista di cui si erano perse le tracce. L’uomo era partito in treno da Prato il 2 luglio per compiere un trekking a più tappe sulle Apuane. Avrebbe dovuto effettuare il tragitto dal Rifugio Puliti (Arni) fino al Rifugio di Mosceta. L’uomo, 50enne, aveva chiamato la famiglia la mattina stessa prima di mettersi in cammino. Da quel momento nessun altro contatto è intercorso per segnalare la propria posizione. Arrivato al rifugio di Mosceta, dove la linea telefonica è fuori uso e dove la copertura del segnale della telefonia cellulare è garantita solamente all’esterno nei pressi della teleferica, è andato a letto. La famiglia, non sentendolo dalla mattina, si è preoccupata ma non ha chiamato la sera stessa, ma a mezzanotte. Alla fine i soccorritori hanno dovuto percorrere il sentiero di notte con condizioni meteo avverse cercando di evitare i boschi a causa delle raffiche di vento. Arrivati nel cuore della notte al rifugio, è stata confermata la presenza dell’uomo. Assieme al Soccorso Alpino era presente a Retignano un gruppo di Vigili del Fuoco pronti a dare supporto alle operazioni. Il Soccorso Alpino invita gli escursionisti e i frequentatori della montagna a segnalare in anticipo ai familiari il percorso che si intende effettuare. Inoltre, in caso di scarsa copertura telefonica, bisogna provare a cercare la linea più volte spostandosi, senza mettersi in pericolo. In caso di mancato rientro i familiari non devono aspettare troppo ad allertare i soccorsi, per non mettere a repentaglio l’incolumità di tutti.