di Giovanni LorenziniE’ stato uno dei più grandi imprenditori italiani nel periodo del miracolo economico, anni ‘60 e dintorni, quando il Pil (prodotto interno lordo) viaggiava anche a doppia cifra: Angelo Moratti ha legato il suo nome anche al mondo del calcio in particolar modo all’Inter del ‘mago’ Helenio Herrera capace di vincere in mezzo mondo, due Coppe dei Campioni con il doppio bis nella Coppa Intercontinentale, inebriando di felicità il popolo nerazzurro. In questo peana molto meneghino, che cosa c’entra Viareggio? C’entra, c’entra. Per una storia di amore (per la città: la famiglia Moratti ha vissuto a lungo in una villa al quartiere Marco Polo, vicino al Grand Hotel Principe di Piemonte) e purtroppo anche di morte, perché il 12 agosto 1981, Angelo Moratti lasciò la vita terrena in un letto dell’allora ospedale “Tabarracci” in via Fratti: l’industriale aveva solo 72 anni, gli fu fatale un edema polmonare molto aggressivo e a nulla valsero le cure dei medici viareggini. Ovviamente la notizia – nel bel mezzo della stagione estiva – ebbe grande eco su tutta la stampa nazionale e internazionale, perché Angelo Moratti non era solo il presidente di una delle società calcistiche più prestigiose, ma anche un personaggio di spicco del mondo imprenditoriale, con un ruolo importanti nelle associazioni di categoria. Viareggio diventò una sorta di… santuario laico per tutti i tifosi dell’Inter che non avevano mai finito di ringraziare Angelo Moratti.
A conferma della grande statura umana – oltre che imprenditoriale – la famiglia Moratti decise di fare una consistente donazione alla direzione dell’ospedale “Tabarracci”, per l’acquisto di macchinari medici, utili per migliorare la qualità dell’offerta sanitaria, in particolar modo per i bambini. Un gesto di grande solidarietà che anche oggi, da chi conosce la storia del vecchio ospedale viareggino viene ricordata con un velo di commozione. A conferma del legame della famiglia Moratti con Viareggio, va anche ricordato che in occasione delle gare di motonautica offshore, il figlio di Angelo Moratti, Massimo (l’uomo del triplete da presidente) ha sempre voluto mettere in palio un trofeo dedicato alla memoria del padre. Insomma, nel nome del padre e del figlio, la famiglia Moratti – anche se da qualche anno, si divide con Forte dei Marmi – ha un pezzo di cuore e di storia legato a doppio filo con Viareggio.